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Amat. CdA decide nuova struttura aziendale. Il nuovo direttore è Domenico Caminiti

 

AmatUn processo di riorganizzazione aziendale, con la creazione di una nuova struttura basata su Divisioni operative a capo delle quali saranno posti dirigenti che avranno autonomia operativa sulla base degli indirizzi di sviluppo che saranno decisi dal CdA ed in linea con l'azione programmatica dell'Amministrazione comunale. Questo è quello che ha deliberato il Consiglio di amministrazione dell'Amat.

Tutto a partire dalla nomina del nuovo direttore generale, Domenico Caminiti. Fino ad oggi Caminiti ha ricoperto il ruolo di Dirigente con esperienza nell'area tecnica di manutenzione, logistica, gestione qualità, ricerca e sviluppo.

La struttura sarà composta da tre divisioni, che comprendono complessivamente 9 aree, alcune delle quali già direzioni nel precedente schema, 4 aree in staff alla direzione generale, e due funzioni che fanno capo direttamente alla direzione generale.

A capo di ciascuna divisione viene prevista una figura manageriale con potere di spesa e sufficiente autonomia gestionale riguardante le aree coordinate. In tale posizione verrà assegnato un direttore di divisione che, all'interno di un budget assegnato su base temporale e ad obbiettivi produttivi, entrambi concordati con la direzione
generale, assume autonomia per gestire, programmare e produrre i servizi assegnati.

Le aree ricomprese in ciascuna divisione, saranno coordinate da un dirigente o un funzionario quadro, che risponderà delle risorse e degli obiettivi assegnati dalla direzione di divisione.

Al fine di realizzare questa riorganizzazione si è dato mandato al nuovo Direttore generale di procedere, in tempi brevi, allo sviluppo della macro struttura sopra riportata, individuando i necessari
contenuti da attribuire a ciascuna divisione/area, da sottoporre
nuovamente al C.d.A. per la successiva approvazione.

"Questa nuova struttura – dichiara il Presidente dell'Azienda Giuseppe Modica – è improntata a favorire da un lato una sburocratizzazione delle procedure e dall'altro a redistribuire le responsabilità in modo tale che ciascun dirigente e funzionario abbia incarichi specifici e tempi di esecuzione chiari, sulla base dei quali potrà e dovrà organizzare il proprio operato e quello del settore a lui o lei affidato."

"E' ovvio che non è la riorganizzazione della struttura aziendale in sé a determinare il miglioramento del servizio per i cittadini ed il contenimento dei costi - afferma l'Assessore alle aziende partecipate Cesare Lapiana - ma questa riorganizzazione è la base per ridare competitività ed efficienza ad una macchina operativa che negli ultimi
anni si era certamente appesantita."

Infine il CdA ha deliberato che un gruppo di 60 dipendenti, che attualmente svolgono mansioni diverse da quelle per cui erano stato originariamente assunti, rientrino alle proprie mansioni originarie con un processo graduale ma non più lungo di due mesi.