Attacca il governo regionale "punito dal voto", ma anche il Partito democratico nazionale dipinto come "confuso" e poco attento alle reali esigenze del Paese. Il segretario nazionale del Pdl, Angelino Alfano, si mostra sicuro di sé e soddisfatto per l'esito del voto. Alfano ha scelto Palermo per incontrare la stampa a una settimana dalle elezioni e, con al suo fianco l'ex presidente del Senato, Renato Schifani, e il leader del Cantiere Popolare Saverio Romano, non risparmia critiche alle altre formazioni politiche.
"E' vero – dice Alfano - tocca al Pd la prima parola, ma sono pregati calorosamente di non fare drammaticamente sbattere il Paese contro un muro. Non stanno parlando d'altro che di conflitto d'interessi e falso in bilancio. Non dei problemi veri della gente. La Sinistra non ha capito che l'Italia è in difficoltà economica grave, e loro invece di parlare di problemi pretendono non di governare il Paese per dare soluzioni ma di usare il potere contro l'avversario politico".
"Siamo dispiaciuti e sorpresi – rincara la dose Alfano - che il Pd in questi giorni abbia usato nei nostri confronti parole più violente e pesanti di quelle usate in campagna elettorale. Per un assurdo paradosso, la campagna elettorale si è volta in un clima tutto sommato rispettoso; nel post elezioni il nostro partito e il nostro leader Silvio Berlusconi sono stati aggrediti in termini violenti e personal. Si vuole riscrivere la storia degli anni precedenti con l'inchiesta a Napoli, basterebbe ricordare che il governo Prodi non è caduto per il senatore De Gregorio, ma perché hanno arrestato la moglie dell'allora ministro della Giustizia, hanno indagato il ministro stesso e l'Udeur ha tolto la fiducia facendo cadere il governo".
Ma il segretario del Pdl si spinge oltre e si lascia andare a un pronostico: "Se il Pd continuerà a non parlare della gente e con la gente, a non affrontare i problemi reali del Paese per privilegiare le vendette di Palazzo contro l'avversario politico alle prossime elezioni - se si rivoterà a breve - il bipolarismo sarà Grillo-Pdl. Il 'Modello Sicilia' sarà il modello nazionale, ma con i grillini e il Pdl protagonisti".
Bocciatura netta – da parte di Alfano – del Pd. A livello nazionale con Bersani, ma anche in Sicilia. "Il risultato elettorale nell'Isola – spiega - è stato un risultato punitivo nei confronti del Governo regionale. Si era subito capito che la vittoria di Rosario Crocetta a ottobre era una vittoria di Pirro e che non aveva spostato a Sinistra l'elettorato siciliano e noi siamo felici che questa conferma sia arrivata dopo pochi mesi". "Il voto – ribadisce - ha punito il governo Crocetta e sono sicuro che questa esperienza terminerà presto. Confido molto sui suoi errori e ritengo che si tornerà presto alle urne in Sicilia".
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