Oggi i social media, e ovviamente anche il più usato al mondo, che ormai è diventato lo strumento di dialogo e anche di informazione in diretta più seguito. I social nella eccezionalità, perché essi indubbiamente lo sono, anche come strumento di democrazia e libera circolazione di idee, si prestano però anche ad essere luogo in cui il genere umano esprime il meglio ma anche il peggio di se.
Fin dall'inizio della nostra esperienza editoriale ci siamo voluti interessare del fenomeno dilagante e senza controllo ne regole, che è quello della prostituzione on-line e delle vere e proprie organizzazioni "del crimine" che ci stanno dietro. Fenomeno che come già da noi preannunciato poco più di un anno fa, sta dilagando, anzi si potrebbe dire si è adeguato ai tempi e più che di prostituzione, sui social, bisogna parlare di ricatti a scopo estorsivo.
Problema, che a nostro avviso va affrontato e capito in maniera diversa e completa.
Dopo mesi di ricerca e prove di contatto siamo arrivati a una conclusione devastante. Oltre i siti "tematici" il fenomeno dell'adescamento a scopo estorsivo sul web oggi la fa da padrona sui più importanti social network del mondo, dove ognuno di noi condivide la propria vita e relazioni di amicizia. Condividiamo la nostra vita scordandosi però che la stessa diventa di pubblico dominio. Ecco perché abbiamo sempre consigliato di non pubblicare foto di minori o resoconti troppo dettagliati della propria quotidianità.
Ma nella spontaneità dell'utilizzo di un social, che ormai fa parte della nostra vita giornaliera, nessuno spesso presta troppa attenzione. Soprattutto se ci ricordiamo che esso è largamente usato da minorenni e adolescenti che per gioco o "istinto ormonale" posso cadere in vere e proprie trappole estorsive.
Tutto parte sempre dal profilo di una bella ragazza, molto giovane ed avvenente, che richiede l'amicizia. una volta accettata ne fa seguire quasi immediatamente un messaggio privato. Dopo una breve conversazione chiede di collegarsi via skype o il proprio indirizzo e –mail. E la truffa ha inizio. Perché dietro non c'è certo una ragazza che vuole fare amicizia ma un sistema informatizzato che registra tutte le conversazioni, e gli eventuali video, naturalmente sessualmente spinti e volontariamente portati in tale direzione. Alla fine arriva un bel messaggio in cui si viene minacciati di pubblicare e condividere a tutti i propri amici FB o indirizzi e.mail tali conversazioni o video, se non si inoltra immediatamente un bonifico o una ricarica Postpay su coordinate di conti dispersi nelle parti più remote del mondo.
Noi ci siamo voluti prestare al "gioco"
Di solito tutto inizia così:
Dopo la richiesta di amicizia arriva un messaggio
Lei: Come Stai?
Noi: Bene tu
Lei: Che fai di bello....io vengo da Belgio! ma io vivo ora a Lecce Tu?
Noi: a Palermo
Lei: Quanti anni hai
Noi: 40 tu?
Lei Ho 24 anni
Noi: Che meraviglia ogni età è meravigliosa che fai di bello a Lecce
Lei: Dimmi tu cosa stai facendo in vita e di lavoro
Noi: Sono giornalista ed editore tu?
Lei: Sono un cassiere in un prodotto cosmetico negozio
Lei Sono singol !!
Noi: Come ti trovi a Lecce
Lei: bene
Lei: Vivi da solo?
Noi: Si
Lei: Ah oki Posso farle una domanda piuttosto diretta
Noi: Si certo
Lei: ti piacciono donne sexy
Noi: Che vuol dire ? che vuoi dire se mi piacciono le donne
Lei: Si
Lei: Io sono una donna sexy che sta cercando un uomo in un incontro reale
Noi: Ma se sei a Lecce?
Lei: Sì, noi possiamo incontrare se dobbiamo !! Dimmi che hai un account Skype è anche possibile vedere Cam ora sono nella mia stanza hummmm
e dopo essere stati al gioco ecco cosa succede... testualmente in un italiano scorretto ma questa è la risposta... in parte
Lei: Sono in grado di diffondere questo video e conversazione su You Tube e probabilmente i media e stampa anche il vostro posto di lavoro e anche il vostro membri di conoscenza delle vostre famiglie, quindi se il tuo nome e immagine se non farete un versamento di euro 100 per aiutare una persona in difficoltà di salute a..... se non comincio pubblicare la conversazione e i video su catena pornografici.
A quel punto noi rispondiamo così:
Noi: Mi spiace sono un giornalista stai sbagliando persona sto facendo un inchiesta per denunciare le vostre truffe è tutto è registrato, conviene a te lasciare perdere
Ed ecco che il nostro interlocutore esce allo scoperto e ci dice in un italiano non sempre decifrabile, ma credo che questo sia fatto a posta:
Lei:Sono anche un uomo come te !!! e la ragazza che hai appena visto sulla Cam è un video registrato se pensi che io plaisente ti giuro che ti dispiacerà per il resto della tua vita... e altri dettagli che preferiamo in questo momento non divulgare
Ma se a stare al gioco non fossimo stati noi ma un minorenne o un semplice ingenuo che cade nella trappola ... cosa potrebbe succedere?
Quindi, Basta essere complici e cedere " alla tentazione"... che parte l'adescamento a scopo estorsivo... con esplicito ricatto di pubblicare conversazioni e video sulla rete e sui profili di tutti gli amici e con una capacità tecnologica di pubblicare contenuti sul profilo personale e di altri come se fossimo noi stessi a farlo. E questo la dice l'unga sull'apparato che ci sta dietro. Ultimamente, ad esempio Facebook si è accorto del dilagare del fenomeno e i casi sono più isolati, e certi profili bloccati sul nascere, ma di casi del genere ce ne continuano a raccontare tanti. Dopo tutto basta, spiegandolo bene soprattutto ai più giovani, non accettare amicizie da ragazze avvenenti che non si conoscono con nomi spesso strani e con un linguaggio scritto in stentato italiano.
Per noi i social restano uno strumento ammirevole e ormai fondante delle dinamiche sociali, ma proprio per la diversità della composizione sociale bisogna stare sempre molto attenti.