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Addio all'Hotel delle Palme. Federalberghi 'La politica dimentica il comparto turistico'

hotel delle palmePalermo. La chiusura è fissata per gennaio. Dopo oltre un secolo di storia il Grand Hotel et Des Palmes, in origine residenza privata costruita dalla famiglia Ingham-Whitaker nel 1874 e trasformata poi in albergo di lusso dall'architetto Ernesto Basile nel 1907, chiuderà i battenti. Ad annunciarlo ai sindacati è stata la holding che lo gestisce, il gruppo Acqua Marcia. Una decisione determinata dalle "forti perdite" registrate negli ultimi tempi e dalla necessità di "ingenti investimenti per i quali mancano i capitali". Trentasette su 41 i dipendenti che rimarrebbero senza lavoro.

Dopo l'annuncio della chiusura Federalberghi scende in campo ed annuncia per il cinque dicembre un'assemblea. L'obiettivo è fare il punto sulla crisi del settore, durissima nonostante l'aumento delle presenze nel capoluogo siciliano, registrato in questa stagione.

"In città abbiamo già visto chiudere negli ultimi anni numerose strutture - dice Nicola Farruggio, presidente di Federalberghi Palermo -. Da tempo abbiamo fatto un quadro ben preciso dello stato di crisi ai vari governi che si sono succeduti negli ultimi anni, proponendo loro immediate soluzioni, che avrebbero certamente contribuito a limitare i danni. Forse il turismo non interessa particolarmente alla politica, che non lo ascolta e non lo sostiene".

La Federalberghi da tempo chiede interventi di defiscalizzazione immediati e l'abbattimento del costo del lavoro nel settore, "atti necessari" secondo Farruggio a rilanciare l'intero comparto.

"Se pensiamo solo all'Imu, divenuto impagabile per ogni struttura alberghiera - continua -, abbiamo un immediato quadro della situazione. Stiamo vedendo gli alberghi anche quelli storici e ricchi di fascino, come l Hotel delle Palme, agonizzare, strozzati dalle imposte e penalizzati da attività estemporanee di ricettività improvvisata e non monitorizzata. Occorre un immediato segno di responsabilità di tutti" conclude il presidente di Federalberghi Palermo.

Per il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, e l'assessore comunale alla Cultura, Francesco Giambrone, "l'unico dato certo nella vicenda dell'Hotel delle Palme è che certamente la paventata chiusura non può essere addebitata alla crisi del settore". Perché spiegano, dati alla mano, "a Palermo nell'ultimo anno si è registrato, proprio nelle strutture alberghiere, un aumento delle presenze turistiche, in particolare quelle straniere".
"I dati sul turismo a Palermo - proseguono - dimostrano che sia pure in una situazione di grave crisi economica, il settore turistico dà segnali di ripresa, grazie anche ad una rinnovata visibilità della città a livello internazionale e ad una stretta collaborazione fra tutti gli operatori e l'Amminsitrazione per politiche comuni di rilancio".

Orlando e Giambrone annunciano l'impegno dell'Amministrazione comunale. "Non resteremo - dicono - spettatori di eventi che riguardano un simbolo del turismo cittadino oltre che un'importante realtà occupazionale e, quindi, ci faremo promotori, così come già fatto per altre situazioni di crisi aziendale, di un tavolo di concertazione e trattativa che miri soprattutto alla salvaguardia dei livelli occupazionali".