News Sicilia

Agenzia di Stampa Italpress
  • PALERMO (ITALPRESS) – Prende il via venerdì prossimo da Piazza Politeama la campagna di vaccinazione antinfluenzale itinerante dell’Asp di Palermo. Un ambulatorio mobile sarà presente all’interno dell’EXPO della Maratona per promuovere e somministrare la vaccinazione. Dalle 10 alle 16.30 sia di venerdì 15 che di sabato 16 novembre, sarà possibile vaccinarsi esibendo un documento di […]

  • ROMA (ITALPRESS) – Sparkle rinnova la sua adesione a YEP – Young Women Empowerment Program, un’iniziativa promossa dalla Fondazione Ortygia per sostenere la crescita personale e professionale delle studentesse universitarie del Sud Italia. Nell’ambito del progetto, Sparkle accompagnerà lo sviluppo delle giovani donne in Sicilia, da sempre regione strategica per l’operatore. Nato da un’idea di […]

  • CATANIA (ITALPRESS) – Nell’ambito delle attività di ammodernamento delle strutture tecnologiche, viene avviato oggi il processo di installazione di due nuove risonanze magnetiche presso l’ospedale Garibaldi Nesima di Catania, in sostituzione delle vecchie macchine che erano in funzione da più di un decennio. E’ quanto si legge in una nota dell’Arnas Garibaldi.Per favorire i lavori […]

Acqua a Palermo c'è chi la paga e chi no...

 

L'AMAP l'azienda del servizio idrico cittadino ha crediti per bollette non pagate per oltre 118 milioni di euro. Una cifra considerevole ma il dato più interessante e che tale ammontare non viene da semplici cittadini, la cui quota di morosità è irrisoria, ma da insospettabili enti e società pubbliche. Paradossale che sia proprio l'EAS, Ente acquedotti siciliani ad essere la più moroso con oltre 50 milioni di euro, così come lo Iacp, l'istituto case popolari che di bollette non pagate ne ha ben 2,7 milioni di euro. Anche lo stesso Palazzo delle Aquile deve bene 2,4 milioni di euro. A questi si aggiungono Regione, Capitaneria di Porto, Amat, teatri e tanti altri.
Resta paradossale che proprio gli enti pubblici non si paghino tra di loro, mettendo in difficoltà un'azienda, per l'appunto pubblica, che nonostante sia riuscita a chiudere i bilanci in pareggio, paga ogni anno circa 1 milione di euro di interessi passivi alle banche.
Una prassi tutta nostrana che necessiterebbe di una politica decisa di riscossione del credito, senza guardare in faccia a nessuno, certo è che è difficile chiudere i rubinetti perchè l'acqua resta un bene primario e indispensabile nella vita quotidiana di tutti. Ma questo è un altro termometro di come ormai il cerchio sia chiuso ed il "cane si morde la coda" enti pubblici tutti in rosso e crediti e debiti che fanno il giro delle scatole cinesi.