L'AMAP l'azienda del servizio idrico cittadino ha crediti per bollette non pagate per oltre 118 milioni di euro. Una cifra considerevole ma il dato più interessante e che tale ammontare non viene da semplici cittadini, la cui quota di morosità è irrisoria, ma da insospettabili enti e società pubbliche. Paradossale che sia proprio l'EAS, Ente acquedotti siciliani ad essere la più moroso con oltre 50 milioni di euro, così come lo Iacp, l'istituto case popolari che di bollette non pagate ne ha ben 2,7 milioni di euro. Anche lo stesso Palazzo delle Aquile deve bene 2,4 milioni di euro. A questi si aggiungono Regione, Capitaneria di Porto, Amat, teatri e tanti altri.
Resta paradossale che proprio gli enti pubblici non si paghino tra di loro, mettendo in difficoltà un'azienda, per l'appunto pubblica, che nonostante sia riuscita a chiudere i bilanci in pareggio, paga ogni anno circa 1 milione di euro di interessi passivi alle banche.
Una prassi tutta nostrana che necessiterebbe di una politica decisa di riscossione del credito, senza guardare in faccia a nessuno, certo è che è difficile chiudere i rubinetti perchè l'acqua resta un bene primario e indispensabile nella vita quotidiana di tutti. Ma questo è un altro termometro di come ormai il cerchio sia chiuso ed il "cane si morde la coda" enti pubblici tutti in rosso e crediti e debiti che fanno il giro delle scatole cinesi.