Ultimi giorni e campagna elettorale e nuove polemiche. Per ravvivare un po' clima il dibattito però si sposta verso le aule di Tribunale. Ultimo, in ordine di tempo, ad avviare un'azione legale è l'ex presidente della Regione Raffaele Lombardo che ha annunciato una querela contro il suo successore Rosario Crocetta.
Tutto prende le mosse da quanto accaduto ieri, quando il segretario del Pds-Mpa ha presentato un esposto in Procura su quello che definisce "mercato delle vacche" nel Parlamento siciliano, il cambio di casacca di deputati di diversi partiti, che sono transitati nei gruppi sostenitori del presidente della Regione, Rosario Crocetta.
Il governatore ha prontamente replicato. "Se proprio vuole cercare il voto di scambio - rispondeva - lo aiuteremo noi, ricordando gli oltre 500 incarichi di consulenze assegnati dal suo Presidente Lombardo in piena campagna elettorale. Tutti atti illegittimi se non abusi fatti violando la legge blocca-nomine".
La frase però ha fatto andar su tutte le furie Lombardo, che annuncia la querela.
"Crocetta – tuona l'ex inquilino di Palazzo d'Orleans - dice il falso e non perde occasione per dimostrare la sua totale non conoscenza della macchina amministrativa. Di quei numeri dati in libertà, di quelle accuse prive di fondamento dovrà rispondere di fronte a un giudice". La querela, secondo Lombardo "è ormai l'unico modo per smascherare le menzogne che quotidianamente Crocetta propala. Ho chiesto a Crocetta di cimentarsi con me in un confronto pubblico di fronte alla stampa ma, non avendo argomenti validi se non la solita propaganda basata su dati falsi e valutazioni non reali, non ha dato risposta, sottraendosi nei fatti a un contraddittorio che avrebbe svelato i mille inganni e le mille contraddizioni, unico tratto distintivo del suo non governare la Sicilia".
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