L'hanno trovata a terra in una pozza di sangue i Carabinieri che l'hanno soccorsa. Una ragazza di 26 anni, di origine polacca, è stata più volte acoltellata nella tarda serata di ieri.
Ai militari, che le hanno chiesto chi è perchè l'avesse ridotta in quello stato, la ragazza ha fatto il nome ed il cognome di Massimo Mazzara, un pregiudicato per reati contro la persona ed il patrimonio, e ha anche fornito l'indirizzo. La giovane, prima che arrivasse l'ambulanza del 118 per trasportarla in ospedale, ha anche riferito ai carabinieri come l'aggressore si fosse allontanato a bordo di una Fiat Panda di colore verde. Diramata la nota via radio, ai militari non rimaneva che iniziare la caccia e ricostruire la dinamica dei fatti. Una segnalazione di alcuni passanti ha poi messo i carabinieri sulla strada giusta.
In vicolo della Mura della Lupa, infatti, alcune persone avevano notato degli indumenti per terra, delle tracce di sangue ed un paio di pantaloni appoggiati ad un muretto. I carabinieri del nucleo radiomobile del Comando Provinciale hanno così richiesto l'intervento della Sezione Investigazioni Scientifiche, che ha successivamente ricostruito l'accaduto, cioè come la ragazza fosse stata lì aggredita e come si sia data alla fuga verso Porta Felice.
Frattanto, un'altra pattuglia notava la Fiat Panda verde in via Roma, dove l'uomo veniva intercettato e bloccato. Massimo Mazzara, 42 anni, di Castellammare del Golfo, ma residente a Palermo in via Imperatore Federico, ha ammesso di avere tentato di uccidere la ragazza con un coltello lungo 20 cm, che è stato poi rinvenuto sotto un sedile della Panda, per motivi economici e sentimentali. L'uomo, in passato aveva già aggredito la giovane ed era stato pure denunciato.
La ragazza è stata portata in ospedale e sottoposta ad intervento chirurgico per le numerose ferite da taglio e per la perforazione del polmone sinistro. Il pregiudicato è stato rinchiuso nel carcere de l'Ucciardone.