Primi problemi per l'iter del ddl 241 sull'abolizione delle Province, sostituite dai "consorzi di Comuni".
Il disegno di legge presentato dal governo prevedeva 9 articoli (incluse le disposizioni finali), un testo volutamente scarno che lasciava all'Ars sei mesi di tempo per disegnare la fisionomia dei consorzi. Pochi articoli seguiti però da una lunga coda di emendamenti e roventi polemiche, anche sulla costituzionalità del testo. Per questo il presidente della commissione Affari istituzionali (alla quale era stato assegnato il ddl ndr.) Marco Forzese ha avuto un incontro con il commissario dello Stato.
"Non c'è dubbio - ha spiegato Forzese - che nel testo licenziato dal governo Crocetta si debbano modificare alcune previsione normative, che apparirebbero vieppiù uno scoglio giuridico per il vaglio degli uffici di Piazza Camporeale. Mi farò carico della presentazione di un mio emendamento di riscrittura della legge, che in linea con la volontà politica espressa dal presidente Rosario Crocetta, superi l'attuale forma delle province per giungere, con norma, a una disciplina degli istituendi liberi consorzi tra Comuni". "Ovviamente – ha aggiunto Forzese - faremo salva la norma che prevede, nelle more della nuova legge da approvare entro quest'anno, il rinvio del turno elettorale di maggio con la nomina dei commissari straordinari".
Ed ecco allora il nuovo testo.
Il 31 dicembre 2013 viene indicato come termine entro cui la Regione (con propria legeg) deve approvare la riforma per l'istituzione dei liberi consorzi comunali e, nel frattempo, le elezioni per il rinnovo degli organi provinciali saranno sospese. Se entro tale data la riforma non dovesse essere portata a termine, si procederà alle elezioni per il rinnovo delle Province nella primavera del prossimo anno.
I nuovi Consorzi di comuni che prenderanno il posto delle vecchie province saranno 11, accanto alle ai nove ambiti provinciali attuali si aggiungeranno Gela e Marsala. I confini territoriali corrisponderanno a quelli attuali degli Enti provinciali.
Sul via libera al nuovo testo Forzese è ottimista. ''Con la nuova riscrittura porteremo a casa la riforma annunciata - dice - e saremo la prima regione d'Italia ad abolire le Province. Sono certo che troveremo sul dl la massima convergenza e io stesso punterò piedi per mettere ai voti in commissione il testo e portarlo domani in Aula per l'esame''.
Parola quindi alla commissione per il voto del nuovo testo. Solo dopo questo passaggio toccherà - presumibilmnete domani pomeriggio - a Sala d'Ercole.
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