Riprende oggi pomeriggio all'Assemblea regionale siciliana il cammino del disegno di legge per l'abolizione delle Province.
Dopo lo stop di ieri – con la necessità di riscrivere il testo per evitare l'impugnativa da parte del commissario dello Stato - il ddl dovrebbe arrivare in aula con una coda di 194 emendamenti.
Si tratta di emendamenti presentati quasi esclusivamente dall'opposizione, ma ce n'è anche uno presentato dal Governo.
"E' indispensabile – spiega il presidente della commissione Affari istituzionali, Marco Forzese - che stasera il ddl approdi in Aula per avviare il dibattito. Con il mio testo si garantisce l'abolizione delle province, voluta dal presidente Rosario Crocetta, e il rinvio del turno elettorale. La Sicilia avrà così l'opportunità di essere la prima regione d'Italia ad abolire tali enti".
E' stato proprio Forzese a riscrivere infatti il testo del ddl, dopo l'incontro avuto con il commissario Carmelo Aronica.
Il nuovo ddl fissa al 31 dicembre 2013 il termine entro cui la Regione (con propria legeg) deve approvare la riforma per l'istituzione dei liberi consorzi comunali e, nel frattempo, le elezioni per il rinnovo degli organi provinciali saranno sospese. Se entro tale data la riforma non dovesse essere portata a termine, si procederà alle elezioni per il rinnovo delle Province nella primavera del prossimo anno. I nuovi Consorzi di comuni che prenderanno il posto delle vecchie province saranno 11, accanto alle ai nove ambiti provinciali attuali si aggiungeranno Gela e Marsala. I confini territoriali corrisponderanno a quelli attuali degli Enti provinciali.
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