Ogni tanto fa bene scrivere, piuttosto che delle grandi questioni che riguardano la Sicilia e Palermo, di alcune esternazioni che alcuni politici nostrani, impazienti di apparire, a loro sembra, particolarmente fedeli ai principi universali, ci propinano quotidianamente. Lo vogliamo fare, stavolta, con sincera simpatia per i protagonisti citati e leggerezza d'animo, per sdrammatizzare, seppure riguardano argomenti molto seri. L'on. Vincenzo Figuccia, deputato all'Assemblea Regionale Siciliana, rimprovera il Governo presieduto da Rosario Crocetta, tra i tanti rimproveri che si potrebbero muovere guarda un po' cosa va a scovare, di proporre, con la finanziaria ancora in discussione, un modello da sinistra radicale. Si, perchè da una parte offre privilegi alle coppie gay, si riferisce alla norma che consente di fare mutui agevolati alle giovani coppie anche non sposate, purchè iscritte nel registro delle unioni civili da almeno un anno, e, dall'altra, nega alle famiglie tradizionali diritti fondamentali, primo tra tutti quello al lavoro. Non solo, ma così facendo apre la strada al matrimonio e all'adozione omosessuale. Anzi, di più, entra in profonda contraddizione in quanto, contemporaneamente, si avviano provvedimenti contro i lavoratori precari con moglie e figli a carico per un emendamento che prevede la cancellazione dal bacino dei lavoratori Pip di coloro che hanno un ISEE familiare superiore a 20.000 euro. Allora, ricapitalondo. Per l'on. Figuccia esiste, come esiste, il problema disoccupazione? La colpa è delle unioni civili? Glielo domandiamo. Alcuni precari rischiano la cancellazione dalle liste dei Pip? La colpa è dei gay? Glielo domandiamo. Le famiglie non godono di un grado accettabile di welfare, con sostegni e servizi appropriati? Bene, la colpa è sia delle unioni civili che dei gay che pretendono, inaudita assurdità, di essere considerati, Costituzione alla mano, al pari di ogni altro cittadino? Glielo domandiamo. Vincenzo Figuccia è figlio di Angelo, il consigliere comunale di Palermo che un secondo dopo l'approvazione del Registro delle unioni civili lanciò in aula l'anatema "Dio ci punirà", cosa che evidentemente, verrebbe da credere, sta avvenendo. Angelo potrà, quindi, essere particolarmente soddisfatto del figlio Vincenzo che ha voluto seguire le orme del padre in tutto. Infatti, entrambi sono approdati in Forza Italia, partito notoriamente di profondissime radici cattoliche e con un imbarazzante culto, tanto estremo e maniacale, per la famiglia tradizionale, basta la testimonianza vivente del suo leader Silvio Berlusconi, ed entrambi sembra abbiano indivuduato, ma è un'ipotesi con degli interrogativi, la causa di buona parte dei nostri mali: gli omosessuali e le unioni civili.
Pippo Russo