Il premio "Musica e Cultura" è un riconoscimento istituito nel 2011 dalle associazioni Casa Memoria Felicia e Peppino impastato, Musica e Cultura e Centro impastato di Sanremo, e viene consegnato il 9 maggio a Cinisi, alla fine del corteo che ogni anno, dal 1979, si svolge tra la sede storica di radio aut e la casa di Peppino Impastato e della madre Felicia.
Il premio vuole valorizzare gli artisti che caratterizzano le loro attività e ricerca musicale con una forte componente di impegno e di denuncia contro le mafie per la promozione dell'uguaglianza, dell'internazionalismo, del pacifismo e della libertà come valori fondativi del rinnovamento sociale, politico e culturale.
Ciascuna edizione del premio ha previsto due riconoscimenti: il primo all'artista che si è distinto per la migliore produzione dell'anno, il secondo all'artista che nel suo percorso ha contribuito a diffondere e mantenere viva la memoria di Peppino Impastato
Il premio è già stato assegnato a Roy Paci, Pippo Pollina, Moffo Schimmenti, Tete de bois, Stefano "Cisco" Bellotti e Modena City Ramblers. Il palco del 9 maggio a Cinisi ha visto l'esibizione di molti prestigiosi artisti, oltre ai già citati vincitori del premio.
L'edizione 2014 premia Daniele Sepe, sassofonista e compositore Napoletano, musicista eclettico e anarchico. Le ragioni della scelta vogliamo lasciarle alle parole dello scrittore e storico Giorgio Olmoti : "Canzoni da tutti i luoghi, lingue vivissime e idiomi resuscitati per l'occasione, danze e marce e processioni, classica e jazz, finanche il punk e le chitarre distorte, questo e molto di più contribuisce alla costruzione di quella ideale biblioteca sonora d'Alessandria che si cela nelle tracce della corposa produzione discografica di Sepe. Senza tregua, sempre mosso da nuova passione e sempre pronto a rinnovare quel maledetto binomio, patto scellerato tra arte e passione politica. Perché la musica, tutta la sua musica, pare mossa dal potente motore emotivo che a ogni strappo furioso ci ricorda che ribellarsi è giusto e sacrosanto. Partendo dalle canzoni popolari che sono il segno di una maledetta fatica, del fardello che i più deboli sempre si sono visto assegnato tra le spalle e il collo, tra i sogni e la necessità. Canzoni che offrono il petto al tiranno e cantanti che muoiono con le mani spezzate nei corridoi bui di uno stadio cileno. Balli, che nella gioia c'è la forza migliore, e struggenti canti d'amore. Tutto contribuisce a definire questa nozione della storia e della memoria che la musica ha la possibilità ma anche il dovere di veicolare, di raccontare."
L'altro riconoscimento va a Francesco Impastato, musicista, cantautore, animatore del circolo musica e cultura, cofondatore nel 1979 del "collettivo musicale Peppino Impastato", compagno storico di Peppino, alla cui storia ha dedicato il suo ultimo lavoro "La storia di Peppino Impastato", un'opera per immagini musica e "cunto" che riprende innovandola di nuovi elementi, la tradizione dei cantastorie. Il lavoro ha già ottenuto un importante riconoscimento in Germania all'interno del" Premio Otto Wels per la democrazia 2014 ", per il valore di promozione dell'integrazione e della democrazia.
Daniele Sepe si esibirà in concerto con la "Rote Jazz Fraction" e Francesco Impastato presenterà l'opera per immagini e musica sulla storia di Peppino la sera del 9 Maggio nella piazza di Cinisi dopo il corteo.