Una maxi operazione antidroga in sinergia tra la Squadra Mobile di Palermo e la Dea (Agenzia Antidroga Americana) ha permesso di sgominare un'organizzazione di narcotrafficanti.
34 arresti ed il sequestro di 5 quintali di cocaina ed altri 5 di hashish il risultato. Un canale attivo tra l'Italia ed il Messico, uno dei tanti, come palermoreport.it aveva già svelato nell'intervista di qualche mese fa, realizzata con la giornalista messicana Cynthia Rodriguez (qui a fianco).
Le Direzioni Centrali Antidroga ed Anticrimine della Polizia di Stato, in cooperazione anche con l'Interpol, hanno partecipato alle indagini durate tre anni. L'operazione è stata denominata "Monterrey" e grazie ad una segnalazione della DEA, all'interno di un grande forno per la cottura della ceramica, spedito in Italia, è stato rinvenuto l'enorme quantitativo di droga.
E' in corso una conferenza stampa in Questura a Palermo. I Narcos messicani, come ci ha raccontato Cynthia Rodriguez, in Messico dettano legge e vantano collusioni a tutti i livelli istituzionali.
La collega ha anche spiegato il perchè, adesso, i messicani preferiscano fare affari con la n'drangheta calabrese, piuttosto che con la mafia, e quale sia il ruolo dei "cartelli" nel complesso scenario che porta la droga dal Sud America, attraverso i Paesi del Centro America, fino agli Usa ed all'Europa.
L'organizzazione di trafficanti caduta nella rete aveva anche relazioni con l'Europa dell'est, ma il cuore era probabilmente rappresentato da italiani che vivevano in Messico, con la presenza di qualche personaggio legato anche alla criminalità organizzata.