Se ci fosse un Governo regionale serio ed effettivamente impegnato a risolvere il problema della gestione dei rifiuti in Sicilia avrebbe dovuto dichiarare la propria mortificazione e avrebbe dovuto chiedere scusa ai Siciliani, a seguito dei risultati diffusi da ANCI e CONAI sul terzo rapporto sulla raccolta differenziata e riciclo nel 2012.
Mentre gran parte delle regioni migliorano e crescono avvicinandosi alla media nazionale, in Sicilia si registrano i consueti valori che fanno ben figurare persino il più deprimente risultato del Sud Italia.
Nel frattempo la Regione, sul fronte rifiuti, è impegnata a risolvere esclusivamente la parte "politica" della gestione (la liquidazione delle Ato, l'avvio della gestione dei rifiuti in mano ai Comuni, la costituzione delle SRR), senza avere avviato alcuna verifica sulla tenuta economica del nuovo sistema, senza avere fissato regole certe (per cui al Dipartimento Rifiuti, sulla stessa domanda è possibile ricevere risposte differenti e contrastanti a seconda del dirigente a cui ci si rivolge), senza avere definito un percorso in grado di tutelare gli imprenditori (veri e propri finanziatori, in questi anni, del servizio di gestione dei rifiuti) e che rischiano di non vedere rientrare le somme a cui hanno diritto, e senza avere uno straccio di piano per la realizzazione degli impianti necessari ed obbligatori.
Vedremo presto come reagirà il tanto auto-decantato "sistema Sicilia" alle prossime ed inevitabili procedure di infrazione che la regione dovrà subire, e che non potranno essere attribuite ad altri se non all'attuale ed inutile Governo.