Ad un certo punto la voglia di sprigionare se stessa, di liberarsi e volare alto, per queste ragioni, sei anni fa, Giulia Maggì decide di trasformare la sua bella arte in poesia ed immagini fotografiche. Le tematiche sono di forte impatto sociale. Si classifica tra i primi venti finalisti su 3.200 candidati al concorso letterario "La clessidra", con la poesia "Figli di un Dio minore".
Ama raccontare la donna, non quando fa notizia per ragioni altre. Ma la donna, nella sua dimensione più alta.
Osservando le sue immagini, ne vengono fuori racconti, storie, drammaturgie sociali. Per lei, la scrittura è fotografia.
Porta avanti un progetto molto interessante all'interno del carcere Pagliarelli, dal titolo "Donne sempre".
Profumo di menta, è la sua ultima pubblicazione.
Maurizio Costanzo nel suo programma "Poetando" ha letto una poesia della Maggì, "Amore nudo".
Una vita libera, tra scrittura e fotografia, quella di Giulia Maggì.
Amore nudo
Ospitato da mille sguardi,
mille sono le frasi dette,
diecimila note su cui suonare
la mia musica che mi fa ricordare...
dimenticando, le regole.
L'amore incorruttibile che
muore dentro di me sempre...
sbattendo le ali che non ho, volo.