Dora Liguori racconta "Carlo Gesualdo Principe di Venosa". L'autrice non nuova alla trattazione di saggi ,fa sua la storia di un Grande di Spagna nella Napoli del '500 grande musicista figura intorbidita da un duplice delitto d'onore suo malgrado commesso ai danni della moglie Maria d'Avalos e il suo amante duca Fabrizio Carafa in rispetto alle regole del suo tempo.
"Non fu un santo e neppure un bieco assassino,fu un grande artista!" . Con queste scarne è possibile fare il compendio dell'umana avventura di uno dei piu' grandi geni musicali di tutti i tempi.
Tra Napoli ,la corte di Alfonso d'Este a Ferrara il destino sembra aver disegnato per Carlo Gesualdo un torbido intreccio di morte che sfiora ancora una volta ,segregando la sua amante e condannandola al carcere perenne rea, a suo dire di avere avvelenato il suo piccolo secôndo figlio servendosi di pratiche occulte. L'autrice dedica questo libro agli artisti che furono sempre,e ancor oggi,considerati dei "diversi". Il pubblico formato da musicologi e artisti ha vivacizzato la serata con interventi di buon livello e forte partecipazione.
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