Antonio Ghirelli, classe 1922. Ghirelli è stato uno dei patriarchi del giornalismo novecentesco italiano: meridionalista, socialista, partigiano combattente, giornalista e scrittore.
Con due grandi passioni: il giornalismo e lo sport, il calcio in particolare.
Un uomo di classe, di immensa cultura; sempre gentile, cortese, garbato. Sempre attento a quello che accadeva in Italia e nel mondo, uomo di cultura e con molteplici interessi.
Il Maestro Ghirelli, si è spento a Roma, nel pomeriggio, lasciando un grande vuoto nella società italiana.
Il cordoglio di Giorgio Napolitano: "E' stato un giornalista di razza, guidato dalla sua passione di democratico e di socialista: interprete autentico dell'anima di Napoli. Fummo egualmente legati a Napoli ed egualmente animati da valori di libertà e di progresso mentre il fascismo si avviava alla fine "
Ghirelli è stato a capo dell'ufficio stampa del Quirinale con Sandro Pertini, poi portavoce dei Governi Craxi negli anni '80. Nel 1986 fu direttore del Tg2, dall'88 all'89 diresse L'Avanti.
È stato partigiano combattente durante la guerra di liberazione, militante nel Pci fino al '56, per poi aderire al Partito Socialista dopo l'occupazione dell'Ungheria da parte dei carri armati sovietici.
Fu direttore de Il Globo, ha firmato articoli ed editoriali anche per Il Corriere della Sera, Il Mondo, Paese Sera, L'Unità e Il Mattino.
Tra i tanti libri, ricordiamo Storia del calcio in Italia (1954), Storia di Napoli (1973), Un'altra Napoli (1993), Caro Presidente (1981) dedicato a Pertini, Democristiani - Storia di una classe politica dagli anni Trenta alla Seconda Repubblica (2004), Aspettando la rivoluzione (2008).
Negli ultimi anni continuava a firmare editoriali su Il Mattino, il Corriere dello Sport e aveva portato la sua esperienza all'interno della scuola di giornalismo dell'Università di Salerno.