Favour Nike Adekunle aveva appena 20 anni quando nel dicembre del 2011 venne violentata, uccisa e poi, il suo corpo, bruciato e gettato in una discarica a Misilmeri. Favour stava per sposarsi con l'amore della sua vita, forse avrebbe potuto cambiare vita. Dopo nemmeno due mesi, la stessa maledetta sorte toccò a Loveth Edward, che di anni ne aveva 22. Il suo corpo venne trovato il 6 febbraio 2012, in via Filippo Juvara, nel centro di Palermo, accanto ai cassonetti della spazzatura.
Due giovani donne, entrambe nigeriane, costrette a prostituirsi. Vittime della tratta, quel male oscuro di cui di parla ancora troppo poco.
E oggi la città le vuole ricordare, con la scopertura di due targhe. Alle 15 nel cortile Barcellona, proprio ad angolo con la via Juvara e l'altra a seguire, all'ingresso della Favorita nel parco adiacente viale Rocca.
Il Coordinamento Antitratta, intitolato proprio a Favour e Loveth e che a partire dalle loro storie ha avviato la sua azione di sensibilizzazione e informazione, invita tutta la cittadinanza a partecipare "Siamo felici di ricordarle in modo solenne – dicono – alla presenza del Primo cittadino di Palermo e della Comunità nigeriana e invitiamo tutti a partecipare a questo momento importante; vogliamo consegnare una "memoria di amore". Un ricordo che porti con sé il segno dell'amore per la vita, la bellezza, la speranza in una vita migliore".
Una "memoria di amore" che la città vuole consegnare anche alle famiglie di Favour Nike Adekunle e Loveth Edward, alla comunità nigeriana e a tutte le donne vittime della violenza e della tratta ad opera di potenti organizzazioni mafiose internazionali.
*Per l'omicidio di Favour, è stato arrestato Giuseppe Pizzo, 58 anni, operaio edile di Belmonte Mezzagno. L'uomo, lo scorso gennaio, si è tolto la vita, impiccandosi nella cella con un lenzuolo.
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