Il Movimento dei Forconi chiama a raccolta .....ed i siciliani rispondono. Giornata di passione per Palermo, quella di domani, mercoledì 25 gennaio.
Se le previsioni saranno rispettate, si assisterà ad uno dei cortei più imponenti che la Sicilia intera ricordi da decine d'anni a questa parte. Previsto l'arrivo di decine di pullman carichi di manifestanti da ogni singolo capoluogo di provincia dell'isola, che raggiungeranno il luogo del concentramento, la centrale piazza Croci.
L'adunata è prevista per le ore 9 ed ai Forconi andranno ad aggiungersi tutti gli studenti riuniti dal Coordinamento Apartitico, denominato "Studenti Siciliani in Lotta". Insomma, ci sono tutti gli ingredienti per una manifestazione quasi nazionale. Il corteo si muoverà da piazza Croci e raggiungerà Palazzo dei Normanni, davanti a cui si fermerà fino a quando gli organizzatori non riceveranno, almeno così dicono, delle risposte scritte.
Gli studenti, frattanto, fanno sapere che nessun vessillo politico, come richiesto dal Movimento dei Forconi, sarà ammesso, e che le uniche bandiere che si potranno sventolare saranno quelle della Sicilia ed il tricolore italiano. “Continueremo a sostenere la protesta del Movimento dei Forconi – dichiara Marco Alessandra, Presidente della Consulta Provinciale degli Studenti di Palermo – in quanto è a rischio soprattutto il futuro dei giovani siciliani che, a causa di questa crisi economica e dell’incapacità dei governi di arginarla, rischiano di dover lasciare la nostra terra. Domani saranno in piazza simbolicamente genitori e figli, per la prima volta uniti nel difendere il proprio futuro e la propria comunità di appartenenza”.
Intanto, come confermano gli organizzatori stessi, se domani non dovessero ricevere risposte dal previsto meeting tra il Presidente dele Regione, Raffaele Lombardo, ed il Premier Monti, non si fermeranno.
Riportiamo anche una dichiarazione tratta dal profilo facebook di Mariano Ferro, leader dei Forconi: "... io sono stato in tanti presidi, ho visto le mamme, i figli, il lavoratore, il pescatore, il contadino, il disoccupato, lo studente, ... ecc ... tutti attorno ai fuochi a riscaldarsi dal freddo della notte. Ho visto dall'altra parte gli stessi personaggi che non si lamentavano perchè venivano rallentati, anzi portavano acqua, legna, cibo, coperte e tantissima solidarietà ... ma queste cose bisogna viverle ..."