News Sicilia

Agenzia di Stampa Italpress
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  • PALERMO (ITALPRESS) – Medici, infermieri, operatori e volontari dei “camici gialli” dell’Ospedale Madonna dell’Alto di Petralia Sottana sono stati ricevuti da Papa Francesco in Vaticano. La delegazione, composta da 48 persone, era guidata dal cappellano del nosocomio Don Giuseppe Garofalo. Al termine dell’udienza generale, il Santo Padre si è intrattenuto con la delegazione, che comprendeva […]

  • AGRIGENTO (ITALPRESS) – Lungo la strada statale 640 “Strada degli Scrittori”, in contrada Gasena nel comune di Agrigento, è stato inaugurato il Parco Livatino dedicato al giovane giudice vittima di mafia.L’area, di circa 4.500 metri quadrati, si legge in una nota, è stata concessa da Anas per la durata di 10 anni al Co.N.Al.Pa. – […]

Accusato di violenza su una bambina disabile. è stato condannato a 5 anni

pedofilia

Il gup di Palermo Guglielmo Nicastro ha condannato a 5 anni di carcere V.S.,  accusato di avere violentato una bambina disabile di 9 anni. Il processo è stato celebrato con la formula del rito abbreviato. La triste vicenda risale al 2010, quando a denunciare le violenze di fronte alla polizia fu la madre della vittima, amica di famiglia dell'imputato.

Agli inquirenti trovò il coraggio di raccontare come avesse saputo dalla figlia degli abusi subiti. Per mesi l'uomo, approfittando dei rapporti stretti con i genitori della vittima, ha cercato ogni occasioni per appartarsi con lei e le ha imposto pesantissime molestie. Alla piccola l'uomo intimava il silenzio, sostenendo che se avesse parlato, il padre l'avrebbe ammazzata. Sentita da esperti nominati dal pm Fabiola Furnari, la vittima ha confermato i racconti della madre ed i consulenti hanno ritenuto attendibile la sua versione.

Una testimonianza basilare nel chiudere la vicenda ma che lascia un inquietante interrogativo. Che ne sarà di questo pedofilo fra cinque anni? Sarà ancora in grado di ripetere gli atti orribili di cui si è macchiato o la sua detenzione sarà realmente correttiva? Una domanda a cui il nostro sistema carcerario e detentivo dovrebbe iniziare a dare risposta.