News Sicilia

Agenzia di Stampa Italpress
  • ROMA (ITALPRESS) – Inquadramento e condizioni economiche migliori, impegno a garantire continuità occupazionale di lungo periodo e reintegro attraverso l’assunzione in una nuova cooperativa sociale che gestisce il servizio di call center. Questi gli elementi cardine della proposta che Wind Tre ha fatto a favore dei lavoratori con disabilità, i cui contratti legati ad una […]

  • PALERMO (ITALPRESS) – Medici, infermieri, operatori e volontari dei “camici gialli” dell’Ospedale Madonna dell’Alto di Petralia Sottana sono stati ricevuti da Papa Francesco in Vaticano. La delegazione, composta da 48 persone, era guidata dal cappellano del nosocomio Don Giuseppe Garofalo. Al termine dell’udienza generale, il Santo Padre si è intrattenuto con la delegazione, che comprendeva […]

  • AGRIGENTO (ITALPRESS) – Lungo la strada statale 640 “Strada degli Scrittori”, in contrada Gasena nel comune di Agrigento, è stato inaugurato il Parco Livatino dedicato al giovane giudice vittima di mafia.L’area, di circa 4.500 metri quadrati, si legge in una nota, è stata concessa da Anas per la durata di 10 anni al Co.N.Al.Pa. – […]

Accordo ACTA, l'UE si accorge dell'illegalità dell'atto...forse

acta

Vi ricordate? Vi avevamo parlato qualche tempo fà di come l'accordo ACTA permetteva di spiare chiunque dovesse scaricare qualsiasi contenuto presente in Rete senza l'esplicito consenso dei detentori del copyright. Adesso, a quattro mesi dalla ratifica finale dell'UE, i nostri burocrati europei si chiedono se l'accordo sia del tutto legale.Alla faccia del bicarbonato di sodio, direbbe Totò. Vuoi vedere che dare il permesso ad aziende private e grandi multinazionali, oltre che soggetti privati, di spiare qualsiasi aspetto della vita di una persona in qualsiasi parte del mondo è qualcosa di illegale? Davvero occorre il parere vincolante della Corte di Giustizia Europea per rendersi conto di come chiunque utente in Rete abbia un'inallienabile diritto alla privacy?

Il commissario Ue Karel de Gutch. Lo scorso 26 gennaio aveva firmato l'accordo ad occhi chiusi, salvo salvarsi in corner per via di quella "noia" burocratica che prevede ancora il passaggio al Parlamento Europeo, unica istituzione europea che rappresenta ancora i popoli europei  secondo i vecchi dettami democratici. Adesso, dopo milioni di proteste e firme raccolte, il commissario de Gutch passa la palla alla Corte di Giustizia Europea che dovrà verificare valuti tutti gli aspetti dei diritti fondamentali.

Spetta alla Corte dare un orientamento e dire quali sono i limiti che la Ue deve rispettare visto che le ratifiche "sono nelle mani dei governi nazionali e saranno sospese fino al pronunciamento della Corte. Occhi aperti, l'accordo ACTA incombe ancora su di noi.