I nostri deputati regionali, hanno finalmente, dopo mesi di scontri e discussioni con tanto di commissione parlamentare costituita appositamente, deliberato la propria riduzione degli stipendi.
Ben 300 euro al mese in meno. Eccola qui la riforma epocale, l'adeguamento al decreto Monti sulla riduzione degli stipendi dei deputati: Oggi un deputato regionale guadagnerà 8,315 euro contro gli 8,667 di qualche mese fa.
A questo si aggiunge anche l'altra beffa relativa al taglio dei 3.100 euro destinati ad ogni parlamentare per il pagamento dei cosi detti "porta borsa" attualmente sospeso restando in vigore il precedente.
Tornando agli stipendi... l'Ufficio di presidenza dell'ARS delegato per materia, ha giocato sulla scomposizione dello stipendio che è composta da due quote fisse. Lo stipendio che è soggetto a tassazione e la diaria che non lo è perchè "rimborso spese". Restringendo lo stipendio restringe anche le trattenute a monte, la tassazione, ampliando la diaria aumenta di fatto il netto non tassabile.
A ciò si innesta la norma creata dal nulla che riconosce ai capogruppo una nuova indennità di funzione con ben 1.600 euro al mese in più, "lordi".
Questa è la sintesi della riforma, un po "farlocca" che i nostri deputati hanno fatto per rispondere al grido della gente comune che non arrivando a fine mese, chiedeva un atto di dignità e responsabilità ai propri rappresentanti in Parlamento. Fatta la legge Monti "trovato l'inganno.