Tabella H, fondi, associazioni. Le Istituzioni culturali siciliane redigono un documento di denuncia

gramsci riunioneI rappresentanti di Istituti, Associazioni e Fondazioni si sono riuniti ieri, su invito del professore Salvatore Nicosia, presidente dell'Istituto Gramsci di Palermo. All'indomani delle dure prese di posizione di alcuni esponenti di importanti istituzioni culturali siciliane riguardo all'inconsistenza delle politiche culturali del Governo regionale hanno deciso di esprimere unitariamente un documento di denuncia, cosa avvenuta già in passato ma che purtroppo non ha mai portato ai risultati sperat. Questa volta c'è la convinzione che le cose possano andare diversamente in previsione della prossima deduta dell'Ars convocato per martedi.

Nel corso della riunione sono state rilevate in particolare:
- L'esiguità dei fondi assegnati per l'attività svolta nel 2013, dipendente dalla riduzione dello stanziamento destinato al suddetto Assessorato che in molti casi minaccia la stessa sopravvivenza di queste istituzioni; (va ricordato che le somme sono state stanziate a seguito di regolare bando e della relativa valutazione dell'apposita commissione interna istituita presso l'Assessorato regionale ai BB. CC.);

- La necessità di procedere rapidamente all'approvazione del DdL del PD già depositato all'ARS che, recependo la normativa nazionale sulle modalità di finanziamento delle istituzioni culturali (Legge nazionale n.534 del 17 ottobre 1996 sugli Istituti Culturali), prevede criteri di assegnazione certi e rigidi e una programmazione di attività triennale che, auspicabilmente, dovrebbe essere concordato, nei suoi contenuti generali e fatte salve le peculiari finalità statutarie di ciascuna istituzione, con lo stesso Assessorato in relazione a specifiche aree tematiche di intervento e prevedere, in specifici casi, l'accesso a ulteriori risorse del F.S.E.

- La gravità della situazione in cui versano gli stessi istituti periferici dell'Assessorato regionale dei Beni Culturali (musei, archivi, biblioteche, parchi archeologici, ecc) i cui relativi capitoli di bilancio hanno patito insostenibili riduzioni.
E' stata anche rilevata la necessità di applicare pienamente la Legge regionale sulle iniziative antimafia (n.20 del 13 settembre 1999), reintroducendo inoltre le procedure previste dall'originale art. 16 della legge, e di recepire la Legge nazionale n.383 del 7 dicembre 2000 sulle Associazioni di promozione sociale.

Nodo fondamentale messo in evidenzia è stata la maldistribuzione delle risorse, che per quanto esigue potrebbero comunque essere ripartite in modo adeguato e invece sono troppo spesso sprecate.
"Sicuramente – dice Ignazio Buttitta presidnete dell'omonima fondazione – in ambito culturale, vi sono realtà quali la Fondazione Withaker, il Museo Mandralisca, la Società Siciliana di Storia Patria, l'Istituto Gramsci, il Museo Internazionale delle Marionette, la stessa Fondazione Buttitta, l'Officina di Studi Medievali, il Centro di Studi Filologici e linguistici siciliani, solo per citarne alcune, che costituiscono tutt'altro che luoghi di sprechi e di manciugghie e questo si evince bene dai programmi delle attività svolte in questi anni, dai servizi resi e dai relativi bilanci depositati presso l'Assessorato ai BB. CC. e resi pubblici sui siti istituzionali, piuttosto queste realtà costituiscono delle risorse irrinunciabili per la nostra Isola poiché concorrono alla sua crescita sociale e culturale e ne promuovono verso l'esterno un'immagine positiva e attraente dagli evidenti ritorni economici.Va pure rilevato - continua - che le suddette istituzioni, spesso oggetto di attacchi e di critiche infondate e inaccettabili, si sono impegnate in ogni modo per cercare di creare le condizioni per una società dove cultura e ricerca non fossero marginalizzate".

Il riferimento è alle tantissime attività svolte da queste Istituzioni culturali a sostegno a sostegno della ricerca e dei giovani "Queste realtà istituzionali – aggiunge Buttitta – massacrate dal Governo regionale nella quasi totale indifferenza, tanto della maggioranza parlamentare che delle opposizioni, hanno in questi anni, in concorso con Università e Istituzioni culturali nazionali e internazionali, sostenuto le ricerche di molti giovani, attraverso specifici progetti e borse di studio, ne hanno pubblicato i lavori e consentito loro, attraverso tirocini formativi e regolari contratti a progetto, di maturare specifiche esperienze; hanno consentito a studiosi, artisti e professionisti di avere opportunità di lavoro e occasioni per esprimere idee e realizzare progetti; hanno sostenuto un'indotto economico non trascurabile" celebrale
La stessa Commissione d'esame voluta dal Bando governativo con l'obiettivo, tra gli altri, di far pulizia e ordine nella materia, ha apprezzato e confermato la qualità di numerose tra le Istituzioni culturali siciliane precedentemente inserite nell'ex tabella H. E pare che il presidente Crocetta si sia reso finalmente conto di avere stanziato somme inadeguate, motivo per cui si è riproposto di presentare un emendamento di integrazione generale di 8.000.000, alla Finanziaria per reintegrare quanto necessario per il 2013.

Attualmente il fondo assegnato per il bilancio 2013 è di 1 milione e 600 mila come ha ricordato Salvatore Nicosia: "Quest'assegnazione (ex-tabella H) era di circa 7milioni e cinquecentomila euro. Invece per il bilancio del 2013 sono stati assegnati solo um milione e 600 mila euro all'Assessorato dei beni culturali che però non li ha ancora erogati, una cifra assolutamente inadeguata rispetto alla portata del prestigio riconosciuto di questi enti culturali e delle attività svolte. Con il bilancio del 2013 - continua -  il governo regionale ha eliminato alcuni recipienti dei contributi ex-tabella H che erano effettivamente da eliminare. Diamo atto dello sforzo, però non si può fare di tutta l'erba un fascio e ridurre così i finanziamenti."

"Ci auguriamo – conclude Buttitta – chel'emendamento sia approvato dall'ARS e che nella successiva ripartizione siano assegnati all'Ass. BB. CC. fondi sufficienti a ripristinare l'interezza dei contributi già proposti dalla Commissione d'esame. E sempre nell'ottica di un processo di crescita in tal senso si dovrebbe pensare amio avviso a anche ad una "premialità" economica, annuale, da assegnare ogni anno alle associazioni più meritevoli e innovative. Proporremo anche, nell'ambito degli 8 milioni promessi, dell'istituzione di un piccolo "fondo start-up" per sostenere, anche nuove associazioni che si muovono in ambiti anche nuovi, che vanno valorizzati.

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