Palermo. Sindacati contro il governo regionale di Rosario Crocetta, ancora una volta.
A bocciare l'esecutivo è la Cgil che critica la legge di stabilità varata nei giorni scorsi "senza confronto con le parti sociali".
All'esecutivo regionale il sindacato rimprovera la "mancanza di azione incisiva per il lavoro e lo sviluppo ed estrema lentezza per quanto riguarda le riforme, come dimostra la questione della formazione professionale''.
"Leggiamo sulla stampa di tagli in tutti i settori, che fanno pensare a tagli lineari - dice il segretario generale della Cgil Sicilia, Michele Pagliaro, aprendo i lavori -. Avremmo preferito apprendere le notizie direttamente dal Governo e prima della conferenza stampa. I tagli lineari, comunque, non vanno mai bene".
La Cgil chiede "scelte precise legate a una visione strategica''.
Tra gli errori commessi da Crocetta, secondo il sindacato, anche la proroga dei commissariamenti delle Province. ''Da mesi ha detto - ha detto Pagliaro - chiediamo di accelerare la discussione con l'obiettivo di disegnare un percorso credibile di riforma per fasi successive. Si tratta di un passaggio istituzionale importante che può portare risparmi ed efficienza e dare peraltro risposte anche al problema dei precari. Per questo - ha aggiunto - lo stallo che registriamo ci pare inaccettabile''. Pagliaro ha specificato che ''i percorsi di stabilizzazione dei precari degli Enti locali possono essere agganciati alla riforma delle Province. Adesso auspichiamo che le proroghe annunciate da D'Alia si concretizzino e che - ha proseguito - anche sotto questo profilo si superi una fase di stallo, che ha messo a nudo la mancanza di una strategia comune tra regione e ministero del lavoro''. Secondo il sindacato, infatti, restano prioritari i temi del lavoro e della buona programmazione dei fondi europei. Temi su cui, ha concluso Pagliaro, ''non intendiamo fare sconti a Crocetta, né aspettare all'infinito''.