Sempre più scandalosa formazione professionale, o meglio dire dei professionisti dell'inciucio. Politici, moglie e parenti vari coinvolti in un sequestro da 5 milioni di euro. È il Gip di Messina De Marco, su ad avere autorizzato il sequestro per di somme di denaro e altri beni per un ammontare di circa 5 milioni di euro ad alcuni degli indagati della vicenda relativa ai finanziamenti dei corsi di formazione, compreso il deputato del Partito Democratico Francantonio Genovese per il quale è anche stata chiesta l'autorizzazione a procedere all'arresto. Nell'indagine, oltre a quindici indagati, anche quattro note società strettamente legate agli stessi indagati. Ognuno dei soggetti raggiunti dal provvedimento di sequestro dovrà rispondere di ingiusto profitto, appropriazione illecita di denaro pubblico, l'evasione dalle imposte e, più in generale, i vari reati finanziari. Per l'on. Francantonio Genovese la cifra sequestrata è di 733mila euro, mentre per la moglie Chiara Schirò ammonta a circa 119mila euro. Per il deputato regionale Francesco Rinaldi, anche lui del Pd e cognato di Genovese, la somma è di 81mila euro. Il provvedimento colpisce anche Elio Sauta (681mila euro), Carmelo e Natale Capone (53mila euro ciascuno), Roberto Giunta (333mila euro), Giovanna Schirò (74mila euro), Stefano Galletti (307mila euro), Giuseppina Pozzi (354mila euro), Concetta Cannavò (95mila euro), Natale Lo Presti (661mila euro), Graziella Feliciotto (20 mila euro), Orazio De Gregorio (71mila euro), Salvatore (307mila euro). Tra le società, figurano la Sicilia Service (307mila euro), la Na.Pi. Service(354mila euro), il Centro Servizi 2000 (235mila euro) e la Caleservice (235mila euro).