Palermo. Il 29 ottobre scorso la dichiarazione di fallimento di Acque potabili siciliane(Aps), l'aprirsi di una fase di incertezza per i 206 lavoratori e di disagi nella cura dei servizi idrici dei comuni. Ieri la soluzione o almeno un significativo passo in avanti.
La svolta è arrivata dopo una riunione della quarta commissione dell'Ars e un vertice tra il presidente della Regione Rosario Crocetta e l'assessore all'Energia Nicolò Marino.
"Sarà creata -spiega a PALERMO REPORT Raffaele Loddo, segretario regionale Cisal Federenergia -
una società di scopo che si occuperà della fornitura dell'acqua, della depurazione e della manutenzione delle reti fognarie. In questo modo si tutelano anche i 206 lavoratori".
"Si tratta – aggiunge Loddo – di una soluzione temporanea, fino a che non entrerà in vigore la riforma che vedrà la nascita di un unico Ato idrico".
Quanto alla copertura finanziaria "l'assessore Marino - aggiunge Loddo – ha assicurato che i fondi ci sono. Si tratta di un risultato importante, che dovrà essere formalizzato nei prossimi giorni con la direttiva firmata dal presidente della Regione. Con questa soluzione si garantiscono i servizi, che erano messi in serio pericolo, e i lavoratori. Non dimentichiamo che con la dichiarazione di fallimento, i lavoratori non hanno percepito lo stipendio per il mese di ottobre e anche quello di novembre è a rischio. E' stata premiata la nostra caparbietà nella difesa dei lavoratori e dei cittadini".