Palermo. Vertice di maggioranza nel pomeriggio a Palazzo d'Orleans.
All'ordine del giorno bilancio e finanziaria, ancora non approdati all'Assemblea regionale siciliana. Un ritardo che ha spinto il presidente dell'Ars, Giovanni Ardizzone, a "bacchettare" nuovamente il governo. Ardizzone, dopo aver sottolineato che "fino ad ora all'Ars non è prevenuto alcun testo", punta il dito sui " tempi abbondantemente superati".
"Al vertice di maggioranza - dice Giuseppe Picciolo, capogruppo dei Democratici riformisti per la Sicilia - chiederemo che nella finanziaria regionale vengano trovati i fondi, almeno 5 milioni, per sopperire ai tagli statali sulle tre Università siciliane di Palermo, Catania e Messina, che rischiano il default".
Per Picciolo il sì ai documenti contabili passa proprio per il sostegno agli Atenei siciliani, "condizione essenziale per assicurare il nostro voto alla finanziaria e al bilancio regionale''.
"Chiediamo anche che per la Sicilia, così come già succede nelle altre regioni - aggiunge -, sia il fondo sanitario nazionale ad intervenire al posto delle Università sulle spese di pertinenza sanitaria di gestione dei policlinici universitari, oggi invece sostenute dagli atenei siciliani per decine di milioni di euro. E' giusto che risorse debbano essere destinate per la ricerca e la formazione universitaria in Sicilia. Riteniamo che le Università, oggi, siano tra le poche agenzie di sviluppo per la Regione".