Dopo la bocciatura da parte del Commissario dello Stato la finanziaria regionale, che aveva conosciuto le "maratone" notturne negli ultimi giorni dell'anno passato per essere approvata nei tempi previsti, continua a non conoscere pace... forse era meglio non fare "le nottate" e lavorarci in ore diurne con calma e cognizione di causa... La nuova proposta, la finanziaria Bis, ora solleva le ire delle associazioni di categoria del mondo produttivo, gli artigiani e la Confcommercio pronti a scendere in piazza contro la manovra: «Non ci sono investimenti per lo sviluppo. Per garantire gli stipendi a 30 mila lavoratori tagli ai consorzi di bonifica, agli enti, ai parchi, ai teatri, ai medici delle scuole di specializzazione
Dice Nuzio Reina Pres. Confartigianato
"La manovra-bis ha l'obiettivo di sbloccare quasi 500 milioni di euro di spese congelate nell'ultima Finanziaria. Una parte di queste somme servirà però a coprire dei buchi di bilancio. Il governo vuole solo garantire gli stipendi di oltre 30 mila lavoratori, ma a farne le spese al momento è il tessuto produttivo siciliano quello che tiene in piedi la nostra terra.
La regione siciliana aveva promesso 30 milione per la Crias che poi ha tagliato, questa è la dimostrazione che gli artigiani poco interessano al governo regionale... da oggi si chiudono le imprese".