Orlando al Pd? Scavone: ''Solo voci infondate''. Intanto il congresso regionale Pd si avvicina…

 

OrlandoCerto se Leoluca Orlando decidesse davvero di passare al PD, avrebbe parecchie cose da spiegare e con quale risultato non riusciamo ad immaginarlo.
Ma ad ogni modo pare che quelle di un suo prossimo cambio di partito, siano solo voci di corridoio.
Abbiamo infatti chiesto ad uno dei fedelissimi del sindaco, Aurelio Scavone (foto in basso), capogruppo al Consiglio comuale del Movimento 139, che chiarisce: "La posizione di Orlando e del gruppo è quella nata col Mov139, non è cambiata di un scavone virgola. Noi – spiega – abbiamo detto che saremo pronti a dialogare con un Pd che aprirà le porte al centrosinistra, che cambierà metodologie, cose dette fin dall'inizio della costituzione del nostro movimento"

Quindi non è davvero cambiato nulla? "Si una cosa si - ha detto Scavone a Palermo Report -  la nascita di Renzi... dobbiamo essere onesti. Ci sono dei segnali che arrivano dal Parlamento, ma sappiamo che le posizioni prese rispetto alla legge elettorale, al taglio del finanziamento pubblico e atanto altro, sono cose che non posso accadere in un giorno, leggiamo dei segnali positivi ma non vuol dire di certo che si passi al Pd. Le notizie uscite sui giornali, dipendono dal livello intellettuale della stampa - continua -  le voci partono da questo. La nostra apertura non vuol dire passaggio. E' un' apertura nata allora. Quando si è deciso di partecipare alle primarie non era una delega in bianco, era un atto di fiducia come cittadini soprattutto. Entro il 21 gennaio  - conclude Scavone - ci sarà un incontro del MOV139 con il centrosinistra e noi speriamo che il Pd cambi metodo e sistema. Comunque sia, queste notizie sono mirate probabilmente a scopi ben precisi di altri, legate al prossimo congresso regionale ad esempio".

 

E se di smentire quanto detto da Scavone, non ne vediamo motivo alcuno, di contro vanno però ricordate le dichiarazioni della scorsa estate di Orlando su Renzi, così come i fatti relativi alle ultimi competizioni elettorali per le comunali a Palermo e all'ultimo congresso provinciale del Pd.
Fatti dunque che ci portano a "ragionamenti" non solo su Orlando, che sia chiaro; nessuna dietrologia e nessuna palla di vetro, ovviamente, anche perché di rimpasti della Giunta Crocetta, non siamo noi a parlarne.

Lo scorso agosto ricordiamo le dichiarazioni di Orlando su Renzi "Oggi Matteo Renzi è l'unico che può scardinare il Pd delle tessere, e costruire un nuovo Partito democratico, anzi il vero Partito democratico che da sempre cerco di fondare"
E solo lo scorso 10 dicembre ha detto,  in riferimento alle primarie del partito democratico: "Il Movimento 139 ha partecipato e ha invitato alla partecipazione i non iscritti al PD. Adesso il nuovo Segretario e il nuovo gruppo dirigente dovranno dimostrare di essere un "Segretario nuovo" e un "gruppo dirigente nuovo" e non soltanto una alternanza di ruoli tra personale politico tutto dentro il PD delle tessere. È questa la novità se non si vuole ripetere il tradimento delle primarie di Prodi, Veltroni e Bersani".

Alle ultime competizioni elettorali il sindaco Orlando, dopo primarie per così dire "allegre", sostenne Rita Borsellino e non certo il candidato Renziano Davide Faraone. A seguito della sconfitta dell Borsellino, decise in zona cesarini, di entrare in partita e dunque di non sostenere il vincitore di quelle primarie, Fabrizio Ferrandelli, (oggi deputato Pd Ars, ndr), bensì di sfidarlo.Vincendo.

Ferrandelli ai tempi sostenuto da Cracolici oggi invece supporta Renzi e non a caso lo scorso dicembre ha creato con Davide Faraone (oggi nella segreteria nazionale del Partito di Renzi), "Palermo cambia verso", spot pro- Renzi per le primarie. A quale scopo? Solo il supporto per la vittoria di Renzi? Sembra poco ad essere sinceri.

Lo scorso novembre poi, proprio grazie all'asse Lupo-Renziani con il supporto dello stesso Ferrandelli, la presidenza della segreteria provinciale del Pd a Palermo è andata al renziano Carmelo Miceli. Una coalizione parecchio vasta che comprendeva quindi l'area Dem di Giuseppe Lupo, l'area Lumia-Crocetta ed anche i lettiani con Pino Apprendi.

Tra un paio di mesi, dicevamo, ci sarà il congresso regionale del Pd e si sceglierà il segretario del partito in Sicilia. Ancora non si fanno nomi, al massimo si azzardano ipotesi: Lupo, seppur c'è chi lo vede fin troppo debole adesso, ma che è l'unico segretario rimasto nell'area Franceschini (l'attuale Ministro per i Rapporti con il Parlamento e per il coordinamento dell'attività di Governo).
E c'è, per l'appunto, Ferrandelli che non ci stupiremmo di vedere tra i papabili, ma che potrebbe comunque "accontentarsi" semplicemente di un posto in giunta.

O le cose potrebbero andare al contraio e ad accontentarsi di un posto da assessore potrebbe essere Lupo, lasciando spazio ai giovani.

Orlando a questo punto, vista l'apertura al nuovo Pd di Renzi che farà? Starà fermo ? Rimarrà al MOV139? I suoi dicono di si, scalzando ogni equivoco e voce di corridoio, comprese dunque quelle di una presidenza all'Anci Sicilia, con tanto di supporto dello stesso Lupo.  

Poi ci sono nomi come quello di Antonio Ferrante che in previsione del congresso ha presentato una mozione #ricominciamo
Ferrante che ha sposato con forza il progetto di Renzi (e di Faraone) fin dall'inizio, è il Coordinatore Regionale dell'associazione "Big Bang Sicilia, di cui Davide Faraone è presidente; un'associazione politico-culturale organizzata in circoli territoriali a cui si aggiungono i circoli "tematici" e già presente sul territorio ormai in tutte le grandi città ed in tantissimi comuni. Ferrante infatti si è sempre mosso con un occhio all'abbattimento delle barriere che separano i cittadini dalla politica e dalle istituzioni.
Un paio di giorni fa proprio a seguito delle notizie apparse su alcuni organi di informazioni, su Orlando e il passaggio al Pd, aveva diffuso una nota stampa in cui invitava proprio il sindaco, ad un dialogo: "Se davvero vi è la volontà da parte del sindaco di Palermo di aderire al Pd - recitava il comunicato -  è necessario che prima di discutere di giunte, rimpasti, ma soprattutto di strategie precongressuali si condivida un progetto e un programma nuovo per la città. Sarebbe devastante per i nostri sostenitori l'idea che questo piano di adesione si riveli l'ennesimo ribaltone ispirato a interessi di corrente. Getteremmo via il risultato fantastico delle primarie e l'entusiasmo che ne è conseguito".

Chi vivrà vedrà, certo è che Renzi ha vinto al congresso nazionale e a quello provinciale, dunque non ci stupiremmo di certo se ciò si verificasse anche al congresso Regionale.
E non bisogna sottovalutare ovviamente, le voci di un imminente rimpasto di Governo nazionale.

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