Palermo. "E' stata una lunga e travagliata manovra, ma che ci fa guardare al futuro con ottimismo, abbiamo stabilito delle regole che sono state condivise dall'intero Parlamento". E' con cauto ottimismo che il presidente dell'Assemblea regionale siciliana, Giovanni Ardizzone, commenta l'approvazione della manovra di bilancio.
Nei giorni scorsi lo stesso Ardizzone si era reso protagonista di uno scontro con la Commissione Bilancio.
"Mi fa particolarmente piacere - aggiunge Ardizzone - che mi abbia scritto il presidente della Commissione Attività produttive Bruno Marziano, evidenziando la necessità che siano le commissioni di merito a lavorare. Devo anche dare atto alla prima e seconda Commissione, che ha recepito le indicazioni, e all'intero Parlamento. Insomma, si è inaugurato un nuovo percorso e di questo sono più che soddisfatto - prosegue ancora Ardizzone - Anche perchè noi abbiamo un'esigenza: scrivere leggi chiare e leggibili, leggi meno oscure di come e' stato in passato. Noi abbiamo un'autonomia speciale che dobbiamo esaltare fino in fondo, insomma abbiamo cominciato un nuovo percorso".
Al momento del voto gli esponenti del M5S hanno scelto la strada dell'astensionismo. Decisione che, spiegano, deve essere letta come una "contestazione del metodo della continua emergenza, dell'ultimo minuto, divenuto ormai il modus operandi del governo".
"Contestiamo fermamente – affermano i 'grillini' – questo modo di agire, che è diventato il marchio di fabbrica di questo governo, che produce pochissimo e quel poco lo fa perennemente di fretta. E' ora di cambiare rotta una volta per tutte. Non abbiamo votato contro per senso di responsabilità, perché nelle pieghe della manovra c'erano misure urgenti e necessarie, come i fondi per i Comuni al di sotto dei 5.000 abitanti, per le Province, per i forestali, i contributi agli enti di ricerca, anche se questi ultimi non sono assolutamente sufficienti alle loro necessità".
"Volevamo una manovra maggiormente rivolta al sociale - commenta il capogruppo del Pdl, Nino D'Asero - ma, anche se apprezziamo lo sforzo fatto a favore egli enti locali, abbiamo votato contro perché queste aspettative non sono state soddisfatte. Chiediamo, ora, che il governo porti con urgenza il Bilancio perché vogliamo assolutamente rispettare i tempi della sua approvazione ed evitare qualunque proroga. Le emergenze della Sicilia non ci permetterebbero di riprendere con il balletto dei rinvii".
Critico anche il capogruppo del Partito dei Siciliani Mpa Roberto Di Mauro.
"Al primo importante voto d'Aula la pseudo maggioranza di appena 46 deputati che sostiene il Governo si è dissolta nel nulla – dice - .Il Governo e la sparuta pattuglia di deputati che lo supportano hanno dimostrato una veramente gravissima e inaccettabile assenza di rispetto non solo e non tanto per l'Assemblea Regionale ma soprattutto per i siciliani: persino in presenza di discussioni su
interventi così rilevanti non hanno avuto la sensibilità di essere presenti in Aula".
A difesa del risultato ottenuto interviene Baldo Gucciardi, capogruppo Pd, per il quale "le variazioni di Bilancio contengono misure importanti: penso a quella sui forestali, sul reddito minimo d'inserimento, sulla prosecuzione di servizi fino ad ora garantiti dalle Province". "I deputati del gruppo Pd – aggiunge - hanno lavorato con responsabilità e determinazione contribuendo a sbloccare una situazione che poteva essere complicata. Adesso è importante proseguire con la stessa determinazione ed approvare gli altri ddl già discussi in commissione Bilancio che contengono le norme stralciate dal testo iniziale".