Ormai non ci scandalizziamo più di nulla e questo altro no fa che aumentare a dismisura la dirompente natura del messaggio che: “nel nostro paese si può fare di tutto e nessuno mai ha le responsabilità e paga per i propri errori” Scarse e poco credibili sembrano essere le giustificazione riportate ieri dal Ministro della Giustizia Cancellieri, in audizione nei due rami del parlamento, relativamente al proprio personale interessamento sulla vicenda carceraria di una componente della famiglia Ligresti.
È troppo facile ricordare che in qualsiasi sistema repubblicano occidentale una tale fattispecie avrebbe portato alle immediate e irrevocabili dimissioni del Ministro. Facile o no, cosi è, in Italia c'è sempre una buona scusa per non prendersi le responsabilità che una carica pubblica impone e che sono fuori da quelle di uso comune a qualsiasi cittadino. Perchè un ministro non è un qualsiasi cittadino, ha strumenti, posizioni e peso sociale ben diverso da qualsiasi italiano e di questo si deve fare carico.
Ancora di più un Ministro della Giustizia, si la giustizia quella che dovrebbe mettere tutti gli italiani sullo stesso livello, ma che così palesemente non è. Il rammarico, egr. sig. ministro, non basta “ mi rammarico di avere fatto prevalere i miei sentimenti sul mio ruolo” Il ministro della giustizia, non può avere sentimenti, proprio perchè tutti sono uguali difronte la legge. Il ministro deve garantire regole e vita carceraria degne a qualsiasi cittadino che ha commesso degli errori e che deve pagarne le conseguenze sociali in carcere. Non può mai e in ogni caso intervenire ad personam, sopratutto in un sistema carcerario come quello italiano, più volte sanzionato dalla comunità europea essendo ai limiti della lesività dei diritti umani. Sistema in cui già quest'anno si sono registrati quasi 300 suicidi dietro le sbarre.
Le verità sono ben altre, da quelle del rammarico e la buona fede, la verità è che il cognome Ligresti in Italia non è un cognome uguale a tanti altri, a tutti quelli che, certamente, non hanno il cellulare di un ministro a cui, sopratutto, il ministro risponde personalmente.
Ciliegina sopra la torta... la politica assolve tutto.
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