ARS. Si è scatenata la baruffa in aula a seguito della presentazione da parte del M5S di un emendamento sugli ex Pip, soprannominato dal deputato Pdl Ncd e consigliere del Comune di Palermo Giuseppe Milazzo "ammazza Pip".
"Irresponsabili e demagogici" ha poi definito i deputati grillini e la maggioranza che lo ha approvato in aula.
Al centro della questione, il comma 5 dell'articolo 35 della legge di stabilità, con il quale si estende la cancellazione dalle liste dei lavoratori ex Pip "che abbiano un Isee familiare superiore a 20.000 euro".
"Ridicolo, se non fosse tragico! - dice Milazzo – Perché comunque di cifre ridicole stiamo parlando, specialmente se rapportate a tutto il nucleo famigliare. Questo significa che se soltanto un lavoratore ex Pip convivesse col fratello, tanto per esplicare uno dei mille esempi che si potrebbero fare, e a causa di ciò il parametro Isee salisse, ebbene il lavoratore si vedrebbe depennato, costretto alla fame e la sua stessa dignità lavorativa verrebbe azzerata".
Milazzo, per ovviare a quella che definisce anche "castroneria sociale, che cancella in un sol colpo ogni diritto acquisito e un posto di lavoro" ha preparato una nota che a breve sarà inviata al commissario dello Stato "Lo aiuterò, essendo io persona radicata nel territorio – continua – nella sua analisi e invierò anche una richiesta al presidente della Regione perché intervenga, possibilmente prima del voto finale alla Finanzaria, e, quantomeno, innalzi il tetto Isee a 25.000 euro, e anche per riparare lo stesso presidente da una sua leggerezza commessa in Aula esprimendo parere favorevole".
Pronta arriva la replica dei deputati del M5S. "Né irresponsabili, né demagoghi, solo mossi da considerazioni di tipo logico e dalla massima onestà intellettuale – dicono –. Un indicatore di questo tipo è indice di una situazione economica tutt'altro che difficile, a dispetto di quello che vuole fare credere Milazzo. E questo anche nel caso di un parente convivente, l'esempio che il deputato porta a sostegno della sua infondata tesi. Il nostro emendamento non vuole penalizzare nessuno, specie se appartenente alle categorie disagiate. Nel rispetto di tutti i siciliani, non vuole nemmeno favorire, però, la permanenza nel bacino dei Pip di coloro per i quali questo lavoro non è fonte di sopravvivenza".
"Non vorremmo – continuano i parlamentari M5S – che l'appassionata difesa di Milazzo nascondesse precisi nomi e cognomi".
"Milazzo – concludono i deputati Cinquestelle – evidentemente tiene a conservare la palma di difensore dei Pip ad ogni costo, come in occasione della scorsa Finanziaria. Peccato, però, che la norma sui Pip, che strenuamente difese anche allora, era contenuta in una legge che lui per primo non votò".
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