Palermo. Nell'arco di trenta giorni il Centro di accoglienza di Lampedusa avrà un nuovo gestore e, nel frattempo, sarà chiesto alla Croce Rossa di rafforzare la propria presenza.
Ad annunciarlo è il ministro degli Interni, Angelino Alfano, in un'informativa urgente alla Camera dopo le immagini relative al trattamento degli ospiti del centro.
"È stata avviata - ha detto Alfano - la procedura di risoluzione della convenzione con la cooperativa affidataria della gestione del centro di Lampedusa, e ciò per grave inadempienza contrattuale sulla base delle clausole del capitolato generale d'appalto, che tra l'altro ci apprestiamo a rivedere in un'ottica di rafforzamento dei servizi da rendere. Alla risoluzione, che sarà operativa tra 30 giorni, seguirà l'affidamento a un nuovo ente gestore. Intanto, in attuazione del Progetto Praesidium, è stato chiesto alla Croce Rossa Italiana di rafforzare la sua presenza".
"È anche allo studio - ha aggiunto - l'ipotesi, sulla cui percorribilità giuridica è stata sentita l'Avvocatura dello Stato, di far subentrare nella gestione un ente di indiscussa capacità e di assoluto prestigio internazionale: ho già detto pubblicamente che pensiamo proprio alla Croce rossa".
Per Alfano, "la reazione che è seguita all'episodio dimostra non solo che non siamo disponibili a transigere sui principi umanitari e costituzionali ma che nessuna clausola o condizione contrattuale potrà mai presupporne un affievolimento o una ridotta tutela. E questo è un preciso segnale che il governo intende dare all'opinione pubblica italiana, alla comunità internazionale e agli stessi operatori del privato sociale a cui oggi lo Stato, all'esito di una gara, affida la gestione dei Centri".
"Al contempo - ha proseguito il ministro - lo Stato non può ritenere che l'intervento di soggetti del terzo settore valga a liberarlo da ogni responsabilità: al contrario, è essenziale che gli organi di governo mantengano sempre di più il pieno controllo delle attività che si svolgono all'interno dei Centri ed è mia intenzione monitorare costantemente, in maniera ancora più incisiva, che le effettive condizioni di vita all'interno di queste strutture corrispondano a quelle degli standard internazionali riconosciuti".
"L'amministrazione dell'Interno - ha aggiunto il vicepremier - vede nella massima trasparenza un'opportunità: abbiamo già dato la piena disponibilità all'accesso ai giornalisti al Centro di Lampedusa e non vi è stata alcuna esitazione nel dare concerto al recente decreto legge che prevede che il Garante nazionale dei detenuti possa accedere anche ai Centri governativi di trattenimento e soccorso degli stranieri per verificare il pieno rispetto dei loro diritti".
Alfano ha poi sottolineato che "le modalità seguite nell'occasione documentata dalle immagini tv se appaiono sul piano tecnico del tutto inappropriate certamente sul piano umano sono inaccettabili". "Il comportamento spersonalizzante, l'assenza di sensibilità e il disprezzo che si coglie per le esigenze di dignità e di riservatezza della persona e della sua integrità fisica - ha ricordato Alfano - hanno sollecitato la più giusta e ferma delle reazioni".