Palermo. La proroga, sino al 2016, di tutti i contratti in essere e l'avvio dei processi di stabilizzazione per un numero di lavoratori che tenga conto dei posti e delle risorse disponibili.
Su questi due punti si basa l'intesa raggiunta tra il presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta, e il ministro della Pubblica amministrazione Giampiero D'Alia.
"Il ministero - spiegano da Palazzo d'Orleans - consentirá di avviare il percorso diramando una circolare esplicativa e la Regione interverrà con una legge di riordino del precariato".
La soluzione è arrivata dopo giorni di tensioni e polemiche, che però non sono del tutto sopite.
La Uil siciliana boccia senza appello il piano elaborato per i 20mila precari siciliani.
"Il ministro D'Alia continua a sfuggire alle sue responsabilità – dicono il segretario Claudio Barone e Gianni Borrelli -. Al governatore Crocetta ha cercato di ripassare la palla sulla vicenda dei precari degli Enti locali siciliani e oggi ha scaricato il problema direttamente al presidente del Consiglio, Letta".
Per Barone e Borrelli, infatti, "senza il supporto legislativo del Governo nazionale è impossibile prorogare i contratti dei precari con una norma regionale, che di certo sarebbe impugnata dal commissario dello Stato. A Natale le famiglie si ritroveranno in mezzo alla strada - spiegano i due sindacalisti -. Senza la deroga al Patto di Stabilità, infatti, non si potranno prorogare i contratti ai precari né tantomeno stabilizzarli. Bisogna recuperare, quindi, l'emendamento cassato o uno strumento analogo".
E in difesa dei precari la Uil annuncia di essere pronta a proseguire "un'azione durissima di protesta perché si tuteli il futuro di gente che lavora da decenni negli Enti locali. Non si può continuare con le ambiguità, vogliamo vedere su carta i provvedimenti che garantiscano le proroghe e l'inizio del percorso di stabilizzazioni''