Cosa fanno e quanto costano gli oltre 8mila dipendenti del Comune di Palermo

 

Sono ben 8.584, settecento in meno rispetto al biennio precedente, i dipendenti dell'amministrazione comunale di Palermo. La gerarchia di questo piccolo esercito comprende: 82 dirigenti, 982 Coime- unità di progetto – 7.211 dipendenti di ruolo e 309 LSU.
Anche se il trend dei costi complessivi è in lieve diminuzione rispetto ai precedenti anni,alcune cifre e numero di unità impiegate saltano all'attenzione, sopratutto rispetto ad una possibile comparazione tra unità in servizio ed efficienza dei servizi. Tra i primi a saltare all'attenzione è ad esempio il corpo dei Vigili Urbani che conta ben 1.566 dipendenti che costano, comprese le spese di funzionamento, circa 63 milioni di euro all'anno. Il cittadino più istintivo probabilmente leggendo tale cifra, di unità in servizio, si lascerebbe andare al più classico dei commenti " ma per le strade dove sono i vigili quando servono?, sopratutto sui sinistri dove si aspetta una media di 3-4 ore prima dell'arrivo di una volante?"
A poco meno della meta, rispettivamente 35 e 32 milioni di euro, seguono i servizi educativi e Manutenzione – Coime, dove solo quest'ultimo conta ben 739 unità. Anche in questo caso qualcuno potrebbe storcere il naso rispetto, ad esempio, alla situazione manutentiva dei plessi scolastici che ogni giorno lanciano grida di allarme sullo stato di degrado e agibilità delle scuole. La tanto discussa Gesip costa ben 36 di milioni e a seguire l'area dei servizi alla collettività che costa 27 milioni e quella più economica di tutte, la Direzione Generale ferma a 3 milioni. La spesa complessiva arriva a oltre 334 milioni di euro, di cui 1,9 milioni solo di buoni pasto.

A tutto ciò vanno aggiunti i costi per le utenze di funzionamento, che visto le cifre, potrebbero meritare una riflessione più attenta sulla razionalizzazione della spesa e sopratutto sull'impiego di nuove tecnologie per il risparmio energetico. Infatti ammonta a ben 17 milioni di euro la bolletta per l'energia elettrica, a 1,5 milioni quella del gas e di 2 milioni quella dell'acqua e 547 mila euro per le utenze telefoniche. Per un totale di quasi 22 milioni di euro.
Proprio a proposito di nuove tecnologie anche i soli 372 mila euro per spese postali potrebbero forse essere soggetti a razionalizzazione. Un plauso va invece alla spesa per gli affitti che si è abbattuta del 44% ammontando a circa 3 milioni.

 

Passano alle entrate i cospicui vigili urbani solo nel 2012 hanno sollevato verbali che dovrebbero fruttare circa 1,3 milioni di euro ancora quasi tutti da incassare, oltre 35 mila multe solo da autovelox.
Poi 43,8 milioni provengono dai tributi, di cui 5,6 per l'Imu, 5 per l'Icp, 29 e per la Tarsu, 4 per la Tosap, Sono ancora non riscossi 155 milioni di euro del 2012.

Nel 2013 si attende comunque una maggiore razionalizzazione delle varie voci di costo, vista l'opera riorganizzativa messa in moto dall'attuale amministrazione.