La questione riguarda il tanto discusso settore ville e giardini e più specificamente il servizio potature. Una lettera ufficiale di un funzionario al suo dirigente, scritta poco prima del proprio trasferimento, fa scoppiare la polemica. L'atto di denuncia, non troppo velato, è chiaro, lo fa Giuseppe La Mantia per 10 anni a capo del servizio potature del Comune di Palermo, da qualche giorno trasferito ad occuparsi di prati e soprintendenza. In una lettera ufficiale indirizzata al proprio capo area Domenico Musacchia e anche all' Assessore al "ramo" Giuseppe Barbera, La Mantia racconta di disposizioni verbali non messe agli atti, di interventi non prioritari e soprattutto non di competenza dell'amministrazione comunale che, come confermato dall'amministrazione, a volte svolge servizi presso chiese, caserme o altri enti pubblici senza alcun titolo o convenzione, come dire a mo di cortesia. Infatti per tali tipi di intervento l'organismo preposto è o la protezione civile o i vigili del fuoco. Ma tornando alla missiva si legge chiaramente: "Ad oggi, nonostante le numerose segnalazioni, nulla è cambiato nella gestione del servizio - scrive La Mantia - anzi sono aumentate le situazioni di pericolo e le risorse vanno via via diminuendo. Nonostante il capo area disponeva con nota del 5 aprile 2013 di dare assoluta precedenza agli interventi volti ad eliminare i rischi di pericolo per la pubblica incolumità, spesso le squadre sono state impegnate contro il mio parere per disposizioni superiori spesso verbali in interventi dal sottoscritto ritenuti non prioritari o non di competenza di questa amministrazione, interventi di potatura estemporanei e non specificamente programmati" In breve La Mantia parla di una regia occulta o di disposizioni arbitrarie e in qualche modo benevole verso qualcuno, fuori da qualsiasi iter istituzionale ufficiale. Un'accusa molto grave, che fa tuonare l'intero consiglio comunale, e nello specifico anche la 5 commissione competente per settore, il cui Presidente Fausto Torta (nella foto) annuncia che sulla vicenda vorrà vederci chiaro e far luce sulle responsabilità.
Resta il fatto è che anche in questo caso ci sono voluti due anni di nuova amministrazione, perchè in un servizio già con pochissime risorse e mezzi, ma fondamentale per la sicurezza e il decoro urbano come quello della potatura del verde pubblico, scoppia la polemica ed emergono importanti punti interrogativi, solo quando qualcuno perde il posto o viene trasferito... altrimenti tutto ovviamente tace...