Palermo. Che l'attività motoria sia importate e vada fatta correttamente lo sappiamo tutti, che lo sport vada valorizzato idem. All'Ars lo sanno bene, tanto da avere due disegni di legge sullo stesso tema. E ovviamente scatta la polemica.
A contendersi la paternità dei provvedimenti sono Movimento Cinque Stelle e Partito Democratico.
Ieri la presentazione alla stampa del ddl "Professionisti delle Scienze Motorie", primo firmatario Giovani Panepinto (Pd).
"Oggi - ha detto Panepinto - i laureati in Scienze Motorie non sono adeguatamente valorizzati e non vi sono norme che permettano la tutela delle loro professionalità acquisite. Spesso basta un 'semplice brevetto' per scavalcare chi ha alle spalle cinque anni di studi universitari. Con questo ddl, che ci auguriamo possa essere largamente condiviso all'interno del Parlamento regionale intendiamo creare nuove opportunità di tutela della professione e allo stesso tempo aprire nuove opportunità di lavoro per i giovani siciliani".
Ma a poche ore dalla presentazione del testo, ecco intervenire i deputati stellati.
"Peccato – dicono - che quel disegno di legge è un doppione di un altro testo del Movimento 5 Stelle, già incardinato in quarta commissione e che quindi sarà l'unico a trovare la strada di sala d'Ercole".
"Quello che è accaduto al Palazzo dei Normanni – afferma Giampiero Trizzino, presidente della IV commissione – mi ha lasciato a bocca aperta. Si è parlato praticamente del nulla, visto che sulle scienze motorie già c'è un testo incardinato e che quindi rimarrà in ogni caso come testo base. La cosa che mi lascia interdetto, poi, è che il ddl presentato oggi porta la firma dell'onorevole Panepinto che, come si legge nei verbali, era presente alla seduta nella quale è stato incardinato l'altro testo. La cosa più paradossale – sottolinea Trizzino – è che il Pd per un testo che non avrà nemmeno futuro chiama a raccolta gli universitari solo per farsi bello. Noi gli universitari li abbiamo chiamati per fare bello e funzionale il ddl. E' dell'università, infatti, il principale contributo al nostro disegno di legge".
Vedremo, dai lavori della commissione, chi 'vincerà'.
Intanto nei giorni scorsi, Giovanni Caramazza, presidente del CONI Sicilia, ha lanciato l'ennesimo allarme proprio sulla grave situazione dello sport in Sicilia. Ecco l'intervista rilasciata Palermo Report: Sicilia, sport a rischio. Intervista al presidente CONI