La vicenda è quella relativa al periodo antecedente alle elezioni del 2006 in cui i componenti dell'allora commissione bilancio avvallarono ben 3 mila assunzioni al servizio di ambulanze 118.
La Corte dei Conti parla chiaro e accusa i politici di assunzioni clientelari, testualmente " solo motivi clientelari avvallarono quelle assunzioni" Sul fronte dei presunti colpevoli ci sono ex assessori e deputati che dovrebbero risarcire fino a 730 mila euro ciacuno. Ma la resistenza degli stessi è dura e sempre sul filo del diritto. Ma la Corte dei Conti ravvisa un percorso chiaro: Prima il numero delle ambulanze salirono da 158 a 256 il numero di soccorritori per ambulanza fu portato a 12 le ore settimanali per ciascuno furono ridotte da 36 a 30. Di fatto creando un vuoto di organico che permise così di procedere a nuove assunzioni. Ma l'ostruzionismo dei politici è stato totale, addirittura, da quanto emerge da una relazione del dirigente Giovanni Bologna incaricato della notifica dei provvedimenti, molti degli indirizzi forniti dagli interessati a cui far arrivare le notifiche sono risultati inesistenti, non vi erano domiciliati ne loro ne i familiari...
Di fatto tutti i coinvolti hanno impugnato le cartelle esattoriali davanti il giudice civile, ed in alcuni casi hanno ottenuto una sospensiva, ma di fatto ancora nessuna pronuncia ufficiale ha cancellato l'obbligo di pagare. Ecco chi sono:
Totò Cuffaro
Antonio D'aquino
Francesco Scoma
Francesco Cascio
Mario Parlavecchio
Giovanni Pistorio
Santi Formica
Nino Dina
Giuseppe Basile
David Costa
Giuseppe Arcidiacono
Giancarlo Confalone
Angelo Muschetto
Michele Cimino
Fabio Granata
Carmelo Lo monte
Innocenzo Leontini