Il sostituto procuratore generale Salvatore Messina ha chiesto alla Corte d'Appello di Palermo la condanna a 8 anni dell'eurodeputato del Pid Antonello Antinoro, imputato di voto di scambio e condannato in primo grado per un'ipotesi non aggravata dall'agevolazione di Cosa Nostra a 2 anni e 2 mesi.
Antinoro, che ha reso dichiarazioni spontanee, ha continuato ad escludere anche oggi di avere avuto consapevolezza della caratura dei personaggi ai quali si era rivolto, secondo la sua versione, solo per alcuni servizi connessi alla sua partecipazione come candidato alle elezioni regionali del 2008.
L'accusa ha invece escluso queste tesi, in parte accolte, in primo grado, dal tribunale, e ha insistito nella richiesta già formulata dai pm nel primo processo, ritenendo che l'attuale parlamentare europeo avesse acquistato, al prezzo di 50 euro per ciascun voto 60 preferenze dalla famiglia mafiosa dell'Arenella.
Antinoro, nelle sue dichiarazioni, ha ribadito però che dei voti ipotizzati dall'accusa, stando al contenuto delle intercettazioni ambientali e telefoniche delle conversazioni tra gli indagati che si erano impegnati con lui, non gliene sarebbero arrivati che pochissimi. Il processo è stato rinviato al 9 maggio e il giorno 29 dovrebbe arrivare la sentenza.
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