"Una grande donna, una grande madre, una persona che fino all'ultimo ha voluto verità e giustizia, testimoniando in tutti i processi in cui è stata chiamata e con tutti i magistrati che hanno continuato le indagini". Così il presidente del Senato Piero Grasso ricorda Agnese Piraino Leto, la vedova del giudice Paolo Borsellino.
Parole pronunciate come presidente dei senatori, certo, ma anche e soprattutto come uomo, come amico e collega del giudice Borsellino.
"Noi – dice Grasso poco prima di entrare in chiesa per l'ultimo saluto ad Agnese Borsellino- , per continuare la sua memoria, dobbiamo continuare a cercare verità e giustizia".
In chiesa - la stessa dove vennero celebrati i funerali del marito - oltre ai familiari, anche i ministri dell'Interno e della Giustizia Angelino Alfano e Anna Maria Cancellieri, il procuratore di Palermo Francesco Messineo con gli aggiunti, il procuratore generale Roberto Scarpinato, il vicecapo della Polizia Alessandro Marangoni, il comandante dei Carabinieri Leonardo Gallitelli, della Guardia di Finanza Saverio Capolupo.
"Dobbiamo dire grazie al Signore per questa donna, per questo martirio bianco che ha consumato per la nostra comunità religiosa e civile – recita don Cosimo Scordato, nel corso dell'omelia - . Agnese ha saputo, sostenuta dal Signore, portare il peso di questa pena enorme che come moglie e come madre ha potuto portare fino alla fine. Ha esaurito tutta se stessa, avendo fatto propria la causa del martirio di suo marito e dell'impegno dei figli e della famiglia, del fratello, di tutti. L'impegno che sia fatta verità. Perché sulla verità possiamo costruire in maniera più autentica. E ancora, forse, questa verità dobbiamo avere il coraggio di cercarla e di portarla alla luce fino in fondo. Perché il martirio delle persone che si sono donate totalmente a noi non resti sprecato".
"Agnese Borsellino – ricorda il ministro Cancellieri - era una donna straordinaria che non dobbiamo dimenticare. Il suo insegnamento deve rimanere per tutti un modello".
"La mia è una presenza - dice Marangoni - doverosa per stare vicino alla famiglia e per ricordare una donna straordinaria, intelligentissima e sensibilissima che con la sua ha vita ha dimostrato, proprio nella semplicità, e ha meritato di stare assieme al grandissimo uomo che è stato suo marito".
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