Intensificati i controlli nei mercati rionali di Palermo dopo i numeri casi di intossicazione da tonno.
Gli uomini delle Capitanerie di porto, dei Nas dei Carabinieri, della Polizia di Stato e del personale veterinario, al termine di ispezioni nei mercati ittici rionali, hanno sequestrato 24 quintali di tonno.
Solo ieri in una casa diroccata sono stati scoperti dodici tonni avariati. Secondo i militari, potrebbero essere una parte dei pesci che sono stati venduti provocando i casi di intossicazione. I tonni, del peso di 150 chili ciascuno circa, erano in una cella frigorifera collocata dentro il rudere.
I nuclei Ispettivi Controllo Pesca delle Capitanerie di porto di tutta Italia, e in special modo della Sicilia e della Calabria, sono impegnati dai primi di marzo, in concomitanza con l'inizio della campagna pesca 2013 del tonno rosso a verificarne le catture e la vendita. Un'attività che negli ultimi mesi ha portato complessivamente al sequestro di 30 tonnellate di pescato, la maggior parte delle quali confiscate per pesca non autorizzata o superamento della quota assegnata. Ma non sono mancati sequestri dovuti alla tracciabilità (mancanza di documento di cattura) o cattivo stato di conservazione.
Paolo Giambruno, capo dei veterinari dell'Asp 6, spiega che: ''Quando le quote per la pesca del tonno non esistevano, si registravano poche intossicazioni ogni anno. Il pesce veniva catturato e venduto in tempi brevi e i casi si verificavano nelle giornate più calde dell'estate. Adesso, nonostante le temperature non elevate, il fenomeno si presenta comunque ed è legato esclusivamente alla pesca illegale''.