"La questione Termini Imerese è evidentemente entrata nel 'dimenticatoio' del Governo centrale e questo dovrebbe far preoccupare anche il Presidente Crocetta. Non vogliamo scatenare una guerra tra poveri ma il diverso trattamento tra Termini Imerese e l'area del Sulcis è un esempio grave". Lo dice Salvatore Burrafato, sindaco di termini Imerese, a poche ore dall'incontro di oggi pomeriggio con il presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta.
Il riferimento è alla "Cabina di Regia" incaricata di gestire le questioni inerenti l'occupazione nel territorio del Sulcis, così come previsto dal Protocollo di Intesa sul "Piano Sulcis" sottoscritto il 13 novembre 2012 tra il ministero dello Sviluppo Economico, il ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, il ministro per la Coesione territoriale, la Regione Autonoma della Sardegna e la Provincia Carbonia Iglesias.
"E la vertenza Termini Imerese? – sottolinea Burrafato - Dimenticata... archiviata: senza una soluzione, senza una idea di rilancio, senza investitori, senza che le risorse dell'Accordo di programma per il rilancio del Polo industriale siano state ancora utilizzate...".
Per il primo cittadino "è necessario che il Governo Regionale riprenda in mano l'AdP di Termini Imerese ormai obsoleto, e lo aggiorni in accordo con il Governo Nazionale con gli ulteriori soggetti utili a favorirne l'attuazione, invitando investitori stranieri realmente interessati a concorrere per assicurarsi lo sfruttamento di un Polo che, grazie al via atteso a giorni dall'UE per l'avvio dei lavori dell'Interporto, sarà appetibile in quanto direttamente connesso con le vie del mare, ferroviarie e autostradali (anche con il porto industriale di Catania)". "Il Governo Regionale deve – aggiunge - rempegnare le risorse non utilizzate e attrarne di ulteriori anche dalla nuova programmazione dei fondi strutturali 2014-2020, per lanciare un concorso analogo a quello del Sulcis che individui nuovi driver di sviluppo del territorio a partire dalla ricerca e innovazione nel settore dell'automotive e dell'energia pulita. Il Governo Regionale deve impegnarsi con la nostra comunità per garantire che seguirà da vicino i processi di re-industrializzazione e di riqualificazione del territorio anche per l'idonea ricollocazione dei lavoratori ex-Fiat e dell'indotto anche richiamando in campo Fiat che non può e non deve tirarsi fuori dallo sfascio che ha determinato con la chiusura dello stabilimento siciliano" .
"Questo si chiede – conclude Burrafato - attenzione responsabile e impegno costante. Non è più tempo per le parole, è ora di passare ai fatti".
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