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SRR Rifiuti: anche a Palermo arriva il commissario ad acta

E la Regione ha inviato il commissario anche a Palermo. Lo aveva annunciato e così è stato, perché Palermo è uno dei Comuni a non aver aderito "obbligatoriamente" alla SRR rifiuti.

Le Srr sono Società Consortili SPA per la regolamentazione del servizio di gestione rifiuti, che entro il 30 settembre (termine ultimo di proroga fissato dalla Regione, ndr), devono essere costituite e quindi prendere il posto dei consorzi esistenti che si sono rivelati un flop, vedi gli Ato e vedi il Coinres. L'adesione alle Srr Rifiuti è "obbligatoria" e va deliberata dai Consigli Provinciali, in caso contrario, la Regione, come ha già fatto, invia i suoi commissari ad acta che si occuperanno di farlo. L'iter amministrativo relativo alla costituzione delle S.R.R. non si ferma, ma continua a procedere secondo il percorso già avviato" ha dichiarato l'assessore regionale all'Energia e ai servizi di pubblica utilità, Claudio Torrisi, e intanto la delibera in questione è approdata al Consiglio Comunale di Palermo incassando però il parere negativo della Ragioneria generale per la mancanza di copertura finanziaria. Copertura necessaria, perché con le SRR il servizio sarà affidato ad una società terza, con cui il Comune dovrà sottoscrivere un contratto di servizio.  Nella circolare del 16 maggio 2012 dell'assessorato regionale dell'Energia e dei Servizi di Pubblica utilità si legge comunque che "è attribuito al Dipartimento regionale dell'acqua e dei rifiuti , nella persona del suoi dirigente generale, anche la competenza a erogare, a titolo di anticipazione, risorse finanziare del bilancio regionale ai soggetti istituzionali coinvolti nella gestione del ciclo dei rifiuti, anche per fronteggiare le emergenze."

Totò orlando, presidente del Consiglio Comunale ha annunciato che la delibera è all'ordine del giorno del prossimo Consiglio, "bloccando", al momento il Commissario. Ma nella circolare del 16 maggio 2012 dell'assessorato regionale dell'Energia e dei Servizi di Pubblica utilità si legge che è attribuito al Dipartimento regionale dell'acqua e dei rifiuti , nella persona del suoi dirigente generale, anche la competenza a erogare, a titolo di anticipazione, risorse finanziare del bilancio regionale ai soggetti istituzionali coinvolti nella gestione del ciclo dei rifiuti, anche per fronteggiare le emergenze.

Nel decreto è esplicitato che la costituzione delle S.R.R. negli ambiti territoriali di riferimento è stata prevista "al fine di garantire che la transizione verso il nuovo modello di gestione del ciclo integrato dei rifiuti avvenga in Sicilia senza alcuna soluzione di continuità, anche per prevenire i rischi di una crisi socio economico ambientale che certamente scaturirebbe dalla interruzione del servizio". Entro il 6 agosto scorso ogni Consiglio Comunale avrebbe dovuto adottare le delibere di adesione alla SRR (recependo statuto ed atto costitutivo senza alcuna possibilità di presentare emendamenti, ndr), pena il Commissariamento dell'Ente inadempiente da parte della Regione "ferme restando le responsabilità penali e contabili cui possono andare incontro per il comportamento omissivo, gli organi degli enti territoriali".

E infatti diversi Comuni hanno provveduto, con atto del Commissario o meno, ma hanno aderito. Passaggio già avvenuto a Caltanissetta, con la costituzione delle società consortili per azioni "Ato n. 3 Caltanissetta Provincia Nord" e "Ato n. 4 Caltanissetta Provincia Sud", a Siracusa tredici Comuni hanno già deliberato l'adesione alla Srr. La durata delle nuove società consortili è fissata al 31 dicembre 2030. Lo scorso luglio la Conferenza dei Sindaci della Provincia di Palermo, presieduta dal presidente Giovanni Avanti si è riunitasi a Palazzo Comitini, votando il no contro la Legge Regionale che riforma il sistema degli Ato Rifiuti.

Sulla stessa lunghezza d'onda il sindaco di Palermo Orlando. Secondo quanto dichiarato da Palazzo Comitini "Avanti e Orlando hanno, proposto agli altri Sindaci di seguire una strada unitaria nell'iter previsto dalla legge . Tutti i Sindaci predisporranno i provvedimenti previsti dalle Legge Regionale e li presenteranno ai Consigli ma contemporaneamente a un Ordine del Giorno nel quale si evidenziano tutte le criticità della legge e si chiede uno slittamento dei tempi di attuazione delle norme. I Consigli approveranno l'ordine del giorno e accantoneranno invece la trattazione del provvedimento di creazione delle SRR. Lo stesso ordine del giorno è stato approvato all'unanimità dalla Conferenza dei Sindaci e oggi stesso sarà inviato al Governo Regionale, al presidente dell'Assemblea Regionale Siciliana e a tutti i capigruppo di Palazzo dei Normanni".

Una cosa è certa, tante altre province siciliane hanno aderito alle srr e su questo tema pare non ci possono quindi essere deroghe per nessuno. La serrata da parte della Regione è iniziata da tempo e sembra andare avanti a gamba tesa.

 

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