Palermo. Tredici dipendenti regionali siciliani sono finiti agli arresti domiciliari e due imprenditori sono finiti in carcere nell'operazione 'Iban' eseguita all'alba di oggi dai Carabinieri del Comando provinciale di Palermo.
Le accuse sono, a vario titolo, di peculato, truffa aggravata nei confronti dello Stato, turbata libertà degli incanti, falsità materiale e ideologica
L'indagine è partita nel 2012 dopo la segnalazione dell'ex direttore della Formazione, Ludovico Albert.
Secondo gli inquirenti i regionali infedeli avevano creato un vero e proprio sistema per intascare soldi pubblici. Soldi che erano destinati alle casse della Regione e che invece finivano sui conto correnti dei dipendenti finiti oggi agli arresti domiciliari.
I Carabinieri, coordinati dal procuratore aggiunto Leonardo Agueci, hanno accertato che la Regione pagava due volte i mandati. La prima volta finivano nelle tasche dei dipendenti, dopo un anno, a seguito della richiesta delle ditte che non avevano ricevuto le somme, venivano eseguiti nuovi mandati. Stanotte sono scattati gli arresti: i tredici dipendenti dell'assessorato alla Formazione e alla pubblica istruzione finiti ai domiciliari e i due imprenditori in carcere.
E al centro dell'attenzione un assessorato, quello della Formazione, dove sono stati scoperti nuovi illeciti. Come l'utilizzo dei soldi dello straordinario per organizzare viaggi; o ancora lavoro straordinario mai fatto ma pagato. "L'attenzione dell'Arma dei Carabinieri è massima non solo per i reati legati alla criminalità organizzata - dice il colonnello Pierangelo Iannotti, comandante provinciale dei carabinieri - ma anche per i reati contro la pubblica amministrazione, che comportano un depauperamento delle casse pubbliche" .
Sono Amedeo Filingeri, 51 anni e Mario Avara, 49 anni i due imprenditori arrestati all'alba. I dipendeti infedeli sono invece Emanuele Currao, 46 anni; Concetta Cimino, 67 anni; Marco Inzerillo, 49 anni; Gualtiero Curatolo, 47 anni; Maria Concetta Rizzo, 50 anni; Maria Antonella Cavlieri, 52 anni; Federico Bartolota, 60 anni; Vito Di Pietra, 43 anni; Giuseppina Bonfardeci, 51 anni; Giampiero Spallino, 43 anni; Carmelo Zannelli, 46 anni; Michele Ducato, 54 anni e Marcella Gazzelli, 48 anni.