Durante il question time dedicato dal ministro degli interni Cancellieri ai giornalisti, è arrivata l'ultima parola sulle voci che si rincorrevano da qualche giorno tra Sala delle Lapidi e Palazzo delle Aquile. Le elezioni a Palermo, previste per il 6 e 7 maggio, non potranno essere spostate. O almeno, le probabilità che avvenga, sono bassissime.
Ma se una probabilità, per quanto bassa esiste, non si può escluderla a priori, visto come si è mosso l'ottovolante della politica in città in questi mesi, abituatandoci ormai ai colpi di scena. Dal canto suo il ministro Cancellieri ha ribadito come la situazione ci è ben nota, così come sono ben noti i problemi che riguardano le aziende comunali con tutte le criticità del caso.
Ed a proposito di criticità, il ministro ha tenuto a far sapere come la situazione delle casse comunali ed eventuali decisioni sul rinvio della consultazione elettorale spettino esclusivamente alla Regione Sicilia ovvero dalla decisione del presidente Raffaele Lombardo. Prendere tempo rischierebbe di rendere più arduo il compito del candidato a sindaco sostenuto dall'MPA ma le vie delle elezioni, come altre di più alto rango, sono infinite.
Nell'attesa di una decisione definitiva in merito, Raffaele Lombardo si appresta ad accogliere domani il ministro del Lavoro Elsa Fornero, pronta ad essere accolta a suon di proteste e sit-in da studenti e sindacati.