Inizia oggi l'udienza preliminare per decidere sul rinvio a giudizio del governatore Raffaele Lombardo e di suo Fratello Angelo, deputato nazionale dell'Mpa, accusati di concorso esterno in associazione mafiosa e voto di scambio. Alle 15 dunque davanti al Gup di Catania, Marina Rizza, si apre l'udienza che potrebbe andare avanti per settimane, improbabile infatti un verdetto entro oggi.
La Procura etnea su ordine del Gup Luigi Barone, lo scorso 29 marzo, ha deciso rinvio a giudizio coatto per il reato Lombardo ha annunciato che si dimetterà "un minuto prima" che arrivi una qualunque decisione, sia in caso di assoluzione che di rinvio a giudizio e ribadisce ala sua estraneità alle accuse.
Le sue dimissioni sono legate alle elezioni regionali anticipate e allo scioglimento dell'Assemblea siciliana ovvero alla riforma che entrando in vigore, porterebbe al taglio dei deputati da 90 a 70. Il testo della riforma è stato varato dall'Ars a dicembre e approvato dal Senato due settimane fa, in prima lettura. Ma per la seconda lettura e quindi l'approvazione definitiva, tecnicamente non ci sarebbero i tempi entro ottobre, data decisa per le elezioni. L'intenzione di Lombardo infatti è quella di convocare le elezioni regionali prima di quelle politiche. La data ancora non è certa ma si fa sempre più inistente quella del 21 ottobre.
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