Quattro imprenditori, che operano i settori ben distinti tra loro, sono finiti nel mirino della Guardia di Finanza. Avevano tutti lo stesso 'vizio': l'evasione fiscale.
I provvedimenti sono stati emessi dalle Procure di Palermo e Termini Imerese e hanno portato al sequestro di beni e disponibilità finanziarie in misura equivalente alle imposte evase.
In particolare, le Fiamme Gialle hanno complessivamente sequestrato 7 immobili e disponibilità finanziarie, quote societarie e di investimento per un ammontare complessivo di oltre 1.500.000 di euro.
Il primo provvedimento di sequestro, per circa 630 mila euro, ha riguardato 124 mila quote riconducibili a un fondo comune d'investimento nella disponibilità del titolare di una ditta individuale di oggettistica per la casa, nei cui confronti i finanzieri, a seguito di una prima segnalazione inerente il mancato versamento delle imposte per il solo 2008, pari a circa 100 mila euro, hanno avviato più estesi controlli fiscali ricostruendo ulteriori omessi versamenti dell'IVA anche per gli anni dal 2009 al 2011 per un ammontare di oltre mezzo milione di euro.
Altre disponibilità finanziarie e 5 immobili, sono stati sequestrati al rappresentate legale pro-tempore di un'azienda palermitana operante nel settore dell'antiquariato, nei cui confronti le Fiamme Gialle hanno accertato il mancato versamento delle imposte dovute per il triennio 2008-2010 per un ammontare complessivo pari a 505 mila euro, mentre nei confronti di due rappresentanti legali di una società di Villabate (PA) attiva nel settore del commercio all'ingrosso di alimentari, sono stati sequestrati 2 immobili e rapporti finanziari per circa 400 mila euro, pari all'evasione accertata dai finanzieri nel biennio 2008 - 2009.
Ammonta invece a 150mila euro il valore delle quote societarie sequestrate a un grossista di prodotti ortofrutticoli di Palermo. Le Fiamme Gialle hanno rilevato "l'inattendibilità della documentazione fiscale presentata dalla società per l'anno 2009 nonché la mancata istituzione delle scritture contabili per gli anni successivi".
E' di quasi mezzo milione di euro, infine, il valore del sequestro preventivo disposto dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Termini Imerese nei confronti del rappresentante legale di un'impresa del settore del commercio all'ingrosso che ha omesso di versare complessivamente 437.000 euro di imposta sul valore aggiunto dovuta in base alle dichiarazioni annuali. In questo caso i sigilli sono stati apposti a un magazzino utilizzato come deposito e a quote di 6 appartamenti a Termini Imerese.
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