Ieri sera la polizia municipale gli ha posto sotto sequestro tavolini, panche e i due funghi a gas. Parliamo della taverna Bicchierino, tra via Archimede e via Isidoro La Lumia. Manca la concessione del suolo pubblico. Scena vista e rivista in questa città, croce dei titolari e dei gestori dei locali e spesso delizia di qualcun altro. Il locale comunque resta aperto. "Abbiamo fatto richiesta per il suolo pubblico già a novembre – racconta il titolare Alessandro Di Dio – prima dell'apertura. Dovevano rispondere entro 30 giorni ma non è stato così. Richiesta necessaria oltretutto perché il locale è piccolo e quindi uno spazio esterno è fondamentale. Chiedo solo di essere messo nelle condizioni di poter lavorare. Fare le cose in modo irregolare non è quello che ci interessa. Nonostante gli spazi limitati ho ad esempio realizzato anche tre bagni, per uomini, per le donne e per il personale. I miei due dipendenti sono messi in regola. Spero solo che questa situazione si risolva presto". Conclude così Alessandro, non dice una parola di più.
Ma vorrei aggiungerla io. Bicchierino ancor prima della sua apertura, durante la fase dei lavori, ha ricevuto quello che per sdrammatizzare vogliamo chiamare il "cesto di benvenuto": la colla nei lucchetti. Bicchierino, locale di soli 45 mq, in meno di due mesi dalla sua inaugurazione ha dato conferma del detto "nella botte piccola, sta il vino buono". Non a caso è entrato a fare parte fin da subito delle serate dei palermitani, soprattutto degli aperitivi. E quando è così, spesso a Palermo succede che l'invida di cert'uni prenda il sopravvento, invidie che si risolvono con segnalazioni alle forze dell'ordine, che in seguito effettuano il sequestro. In questa città, succede spesso che alcuni locali vengano sequestrati perchè "non in regola" , ma succede poi che certe bettole, sudicie, con blatte ben visibili sui muri o suo banconi, con dipendenti in nero e con metri e metri di marciapiede o di carreggiata, occupati abusivamente da tavolini ombrelloni e quant'altro, continuino a rimanere aperte. Le regole vanno rispettate e su questo non ci piove, ma questo principio deve valere per tutti.
Ma questa è la città dei non sensi da tempo ormai, in cui si riesce ad essere omertosi e pagare il pizzo e non denunziare e allo stesso tempo però segnalare alla polizia municipale chi ha 4 tavolini e 10 sedie all'esterno del locale, senza autorizzazione comunale.
Infondo la forza di un locale, non sta nello spazio che si ha a disposizione, sta nella passione che ci si mette per farlo andare avanti e nell'atmosfera che si crea. E, tra uova dure e un calice di vino, queste cose al Bicchierino, non mancano di certo.
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