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Rifiuti. Palermo non ce la fa. Domani la discarica di Bellolampo deve essere chiusa

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Domani, la discarica di Bellolampo deve essere chiusa.  La situazione è critica, al momento ogni sforzo sembra inutile. Il Comune non riesce a smaltire i rifiuti arretrati. Tolti gli assi principali (ma ne risentono ormai anche quelli) la città è assolutamente invasa da montagne di spazzatura. Da Mondello alla Bandita, nessun quartiere è indenne.

Gli incendi sono all'ordine del giorno, mattina o sera non fa differenza, vengono appiccati senza preoccupazione. 

Il prefetto di Palermo, Postiglione, non vuole l'intervento deill'esercito, che dice non sia attrezzato per affrontare questa emergenza. Aspetta mercoledi per la nomina di un commissario da parte della Regione. Eppure nel 2009 l'emergenza fu affrontata anche con l'usilio della Protezione civile e dell'esercito che coadiuvò le operazioni.

L'ultima relazione della commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti, risale, purtroppo, al 2010. Sono passati tre anni e stupisce che non ne sia stata redatta una recentemente, visto e considerato la gravità di ciò che il presidente della commissione Gaetano Pecorella aveva contestato relativamente allo smaltimento dei rifiuti a Palermo (e in Sicilia) e alla discarica di Bellolampo. Aveva persino scritto : "Assolutamente inutile, anzi delelteria appare allo stato la dichiarazione dello stato di emergenza nella Regione Siciliana nel settore dello smaltimento dei rifiuti e la nomina di un commissario delegato, come peraltro avvenuto in passato senza alcun risultato", esattamente quella che si sta nuovamente verificando. Situazione gravissima segnalata nel 2010 e che non poteva che andare peggiorando vista la mancanza di una corretta gestione che si è perpetrata.

Una città che è andata avanti con lo spettro/salvezza della dichiarazione dello stato di emergenza. Dichiarata, non a caso, pochi giorni fa dal Consiglio dei ministri.

L'ex sindaco di Palermo Diego Cammarata è stato intanto rinviato a giudizio insieme ad altre 10 persone tra cui gli ex vertici dell'Amia, per "disastro ambientale, avvelenamento di acque, discarica abusiva, traffico di rifiuti e abuso d'ufficio".

Il collasso di Bellolampo è alle porte. Entro domani, 30 aprile, la discarica dovrà essere chiusa, una discarica in cui, va ricordato, vengono conferiti i rifiuti non solo di Palermo città ma di tanti altri Comuni, con le conseguenze che saranno disastrose. La sesta vasca di conferimento dei rifiuti, non sarà pronta prima di luglio, sempre che tutto proceda senza intoppi.

E in tutto questo va ricordato anche lo scorso settembre il Consiglio comunale di Palermo ha bocciato la delibera sulle SRR, le Società Consortili SPA, per la regolamentazione del servizio di gestione rifiuti, che devono essere costituite "obbligatoriamente" e quindi prendere il posto dei consorzi esistenti che si sono rivelati un flop, vedi gli Ato e vedi il Coinres.

Palermo ce la fa? Al momento le risposte che arrivano dall'amministrazione comunale e dalla Regione sembrano solo buoni propositi e grandi speranze.

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