Un vasto traffico di oro e di valuta straniera, un agente sotto copertura che riesce a infiltrarsi e a inserirsi in una serie di affari illeciti, come il cambio di dollari e won nordcoreani, ma anche il traffico di oro, di valuta falsa e di armi, trattati da un gruppo di personaggi che ruotavano attorno a Gianni Lapis, l'avvocato tributarista già condannato per il riciclaggio del tesoro di don Vito Ciancimino.
Nel gruppo anche un magistrato amministrativo e due carabinieri.
La maxi-inchiesta è della Procura di Palermo, ad avviarla era stato l'ex procuratore aggiunto Antonio Ingroia, e stamattina all'alba sono scattati 34 arresti, con 22 persone che sono finite in carcere e 12 ai domiciliari.
Oltre a Lapis in cella è finito Franco Angelo Maria Debernardi, 63 anni, il magistrato del Tar del Lazio nella cui abitazione e nel cui ufficio a Roma è in corso una perquisizione, da parte dei militari del Nucleo speciale di polizia valutaria della Guardia di Finanza, coordinati dal pm di Palermo Dario Scaletta.
In tutto le persone indagate sono 38 e 80 le perquisizioni che vengono svolte in tutta Italia.
I provvedimenti sono stati firmati dal gip di Palermo Guglielmo Nicastro. Tra gli arrestati anche Vittore Pascucci, già coinvolto in passato in altre inchieste giudiziarie. Coinvolto anche un funzionario regionale siciliano, in servizio presso il settore beni e servizi. Si tratta di Leonardo Di Giovanna a cui sono stati concessi gli arresti domiciliari. Dalle indagini, avviate nel settembre del 2011, è emerso che l'uomo avrebbe fatto da intermediario nell'importazione di grossi quantitativi di oro dal Ghana, effettuando operazioni di commercializzazione senza le prescritte autorizzazioni.
Il gip ha trasferito per competenza parte degli atti alla Procura di Roma.
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