L'onda lunga del referendum arriva a cambiare la gestione delle acque pubbliche, inserite finalmente nel quadro e nel concetto di bene comune. La commissione Territorio ed Ambiente, alla vigilia della giornata mondiale dell'acqua, ha infatti approvato all'unanimità il disegno di legge che restituisce agli enti locali la gestione delle acque .
Nel dettaglio, se il disegno di legge dovesse approdare senza ulteriori modifiche, tutti i cittadini residenti in Sicilia dovranno avere garantita l'erogazione di 50 litri d'acqua al giorno per persona. Un quantitativo ritenuto in linea con le norme già esistenti e che non può essere negato neanche in caso di morosità nel pagamento.
Una vera e propria rivoluzione rispetto a quanto è accaduto nel recente passato, che terrà conto anche del nucleo familiare e di quanto dichiarato nel proprio modello Isee. per le fasce di consumo superiori ai 50 litri pro capite. Al posto dei nove ATO si prefigura l'arrivo di una nuova agenzia regionale per la regolazione dell'erogazione, il ddl prevede di sostituire i nove Ato con una nuova Agenzia regionale per la regolazione e di una sorta di commissione di vigilanza formata da Comuni e Province.
Una soluzione che lascia aperta la questione della manutenzione e della quantità di acqua attualmente garantita dagli impianti esistenti, con percentuali vicine al 50% di acqua dispersa nel passaggio dalla fonte al consumatore nella sola provincia di Agrigento.